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Raw, veg, gluten free: cosa c’è di nuovo

Al Sana quattro aree dedicate alle tendenze alimentari che conquistano un pubblico sempre più ampio

20/08/2023 - di Maddalena De Franchis

Un’area ‘free from’ (letteralmente, ‘privo di’, se riferito agli ingredienti di un prodotto alimentare o di un cosmetico), una sezione ‘veg’ e due piacevoli conferme, legate rispettivamente ai momenti della colazione e dell’aperitivo. Sono quattro i focus di approfondimento in cui sarà articolata, quest’anno, la kermesse Sana: i primi due debuttano proprio in questa edizione, a seguito dei trend di consumo emersi prepotentemente negli ultimi tempi.

 

 

Nel nostro Paese è aumentata notevolmente la domanda di prodotti a base vegetale: non più appannaggio dei soli vegani e vegetariani, questo genere di prodotti è richiesto anche da un numero sempre maggiore di persone che opta per regimi alimentari rispettosi dell’ambiente. Per andare incontro alle esigenze di questo comparto in crescita, la 35esima edizione di Sana presenta la ‘Veg Area’, realizzata in collaborazione con V Label Italia: uno spazio espositivo dedicato a tutto ciò che è veg, dal vegano al vegetariano, dal raw vegan (cibo vegano esclusivamente crudo) al plant based (prodotti ricavati da materie prime vegetali). Allergie e intolleranze alimentari sono, a loro volta, più diffuse e capaci di impattare in modo assai rilevante su preferenze e bisogni della popolazione. Basti pensare a quanto radicalmente siano cambiate le abitudini di consumo e a come gli chef abbiano adattato le proprie proposte a questo specifico trend.

 

Nasce da qui la ‘Free from Area’, il secondo focus-novità di Sana 2023: realizzata in collaborazione con la World gluten free chef academy – fondata dallo chef pasticciere Francesco Favorito, specializzato appunto nel ‘gluten free’ – darà visibilità a prodotti rivolti alle persone allergiche, intolleranti o sensibili alla salubrità degli alimenti, attraverso presentazioni dedicate ai prodotti ‘free from’.

 

Poi, le due conferme: dopo l’esordio positivo dello scorso anno, tornano, a grande richiesta, le aree ‘Breakfast’ e ‘Aperitivo’, che presenteranno la versione biologica e naturale di prodotti declinati per questi importanti momenti di consumo. La colazione, in particolare, riveste un ruolo fondamentale in materia di benessere: secondo gli studi, è l’occasione durante la quale i prodotti sani e biologici vengono maggiormente impiegati. Sulla tavola degli italiani non mancano cereali, proteine animali e vegetali, frutta fresca e secca e prodotti da forno, il tutto accompagnato da bevande come tè, caffè e tisane, ma anche latte e bevande di origine vegetale. Tali prodotti saranno al centro dell’Area Breakfast: a incontri formativi e sessioni scientifiche si affiancheranno gli appassionanti cooking show degli chef, che spiegheranno come realizzare colazioni sane, gustose e bilanciate, con un’attenzione speciale al mondo della ristorazione e dell’hotellerie.

 

Da non dimenticare certo il rito, per molti irrinunciabile, dell’aperitivo: dalle 18 alle 21 sono in tanti a concedersi, dopo una giornata di lavoro, una pausa di relax con amici o colleghi.In partnership con Slow wine, Sana riproporrà una versione aggiornata dell’evento ‘Mixology organic aperitivo’, con degusta- zioni di cocktail e bevande analcoliche (come il vino dealcolato) e di aperitivi a base di infusi, thè o cioccolata. Che si tratti di cibo vegano, cocktail non alcoolici o prodotti per persone con celiachia o intolleranti al lattosio, tutto rientra nell’impegno di Sana a costruire e diffondere una cultura dell’alimentazione corretta eppure gustosa. Uno stile alimentare da condividere in ogni occasione di consumo, dentro e fuori casa, basato su prodotti biologici, di alta qualità e a filiera corta, possibilmente made in Italy.

 

Mercato a gonfie vele. Dati dell’Osservatorio Sana

Nel 2022 le vendite di prodotti agroalimentari italiani ‘bio’ sui mercati internazionali hanno raggiunto i 3,4 miliardi di euro, mettendo a segno una crescita del +16% rispetto all’anno precedente. Il riconoscimento del bio made in Italy sui mercati internazionali è testimoniato anche dall’incremento nel lungo periodo (+181% rispetto al 2012, un valore quasi triplicato). Sono alcune delle evidenze emerse dall’Osservatorio Sana 2023, che sarà presentato a settembre in fiera, nell’ambito della quinta edizione di ‘Rivoluzione Bio. Gli stati generali del biologico’, organizzata in collaborazione con FederBio e AssoBio, e realizzata con Nomisma. Esaminando i dati nel dettaglio, si nota che gran parte delle esportazioni (81% del totale) riguarda il comparto ‘food’, per un valore di 2,7 miliardi di euro nel 2022 (+16% rispetto al 2021). Rilevante il ruolo del vino, che pesa per il restante 19% dell’export bio, ossia una quota ben maggiore di quanto avviene con l’export agroalimentare in generale (in questo caso, l’incidenza è del 13%). Le principali destinazioni in Europa per il food italiano bio sono la Germania e, a seguire, Francia (46%) e Benelux (34%). Per il vino, a guidare è ancora il mercato tedesco (67%), seguito dai Paesi Scandinavi (61%) – e dal Benelux (59%). Al di fuori dei confini comunitari spiccano Svizzera, Stati Uniti e Regno Unito, sia per il cibo che per il vino.

 

Erboristeria e cosmetica, trend positivo

All’edizione numero 35 di Sana prenderà parte anche Cosmetica Italia, attraverso il gruppo Cosmetici Erboristeria. «Il naturale e il sostenibile sono temi di grande attualità anche per il settore cosmetico e, in particolare, per le aziende legate alla distribuzione nelle erboristerie – ha commentato Laura Pedrini, presidente di Cosmetici Erboristeria –. L’attenzione del consumatore verso il cosmetico a connotazione naturale e sostenibile è ormai radicata: i consumi di questi prodotti rappresentano il 25% del totale dei consumi cosmetici nel nostro Paese, con ulteriori prospettive di crescita. L’impennata della domanda non riguarda più soltanto l’erboristeria, ma tutti i canali distributivi, in maniera trasversale».

 

In Italia il canale erboristeria copre il 3,3% dei consumi di cosmetici, per un valore di 378 milioni di euro; il valore complessivo dei consumi di cosmetici a connotazione naturale e sostenibile sfiora, però, i 2,9 miliardi di euro nel 2022, a conferma della trasversalità della loro richiesta nei differenti canali di distribuzione. Le dinamiche di acquisto legate a questo genere di cosmesi saranno approfondite nel corso del tradizionale convegno organizzato dal gruppo Cosmetici Erboristeria durante il Salone, intitolato ‘Nuove opportunità per il canale erboristeria: tra multicanalità e nuovi orientamenti di consumo (sabato 9 settembre alle 10:30). Inoltre, il gruppo curerà, all’interno del padiglione 21, un percorso interattivo rivolto ai visitatori della fiera, ricco di interessanti consigli sull’uso corretto dei cosmetici e sulla lettura di etichette e ingredienti.