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Problemi renali cronici, proteggersi con uno stile di vita sano

Accompagnare la terapia farmacologica con una dieta mediterranea e regolare attività fisica

12/03/2024

In occasione della Giornata mondiale del rene, che si celebra il 14 marzo, i medici rivolgono un appello a pazienti, istituzioni e personale sanitario, richiamando l’importanza di accompagnare la terapia farmacologica con uno stile di vita sano basato sulla dieta mediterranea e su una regolare attività fisica. Soltanto in Italia, infatti, sono oltre 4 milioni di persone con problemi renali cronici, è urgente intervenire sugli stili di vita, in primis sulle abitudini alimentari, per migliorare la qualità di vita dei pazienti con malattia renale cronica (MRC), ritardando l’ingresso in dialisi o scongiurando il ricorso a trapianti, chiariscono gli esperti, ricordando che la MRC interessa più di 850 milioni di persone in tutto il mondo e nel 2019 ha causato oltre 3,1 milioni di morti.

 

“Accanto alle terapie farmacologiche oggi disponibili è essenziale abbinare una adeguata terapia dietetico-nutrizionale (TDN): è solo dal connubio di questi due elementi, nonché dal lavoro sinergico tra nefrologi e dietisti/nutrizionisti, che può essere implementata una strategia in grado rallentare significativamente la progressione della malattia ed evitare la dialisi — commenta Massimo Morosetti, Presidente FIR – Fondazione Italiana Rene. La dieta ipoproteica controlla i sintomi degli stadi avanzati e contribuisce a ritardare l’ingresso in dialisi. Le diete per queste condizioni devono essere personalizzate sui singoli casi e tenere conto delle patologie associate”.

 

Nel dettaglio, queste problematiche, riguardano circa il 6-7% della popolazione italiana adulta, con prevalenza negli anziani, soprattutto se già colpiti da malattie croniche quali diabete, obesità, ipertensione arteriosa e colesterolo alto. Trattandosi di una patologia “silente”, che non presenta sintomi evidenti, risulta molto difficile diagnosticarla per tempo e ciò può determinare un peggioramento dello stato di salute. È per questo che la diagnosi precoce e la prevenzione, soprattutto attraverso un adeguato trattamento nutrizionale, sono gli strumenti fondamentali per offrire le cure più efficaci e migliorare la qualità di vita dei pazienti e dei loro careviger, con un risparmio di costi sociali ed economici per tutta la comunità.