Con il sostegno di:

Innovazione e accessibilità, ingegneri clinici al lavoro

Convegno AIIC a Firenze sulle tecnologie che rilanciano il sistema sanitario

11/05/2023

Gli ingegneri clinici hanno il compito di traghettare il sistema sanitario italiano nel futuro, utilizzando le risorse della telemedicina e della tecnoassistenza. Una rivoluzione hi-tech che richiede anche e sopratutto un cambio nelle regole di ingaggio tra medici, infermieri e pazienti, come pure un cambio di mentalità negli amministrativi, nei burocrati e una interfaccia tra politici e manager che punti all’efficienza con meno personale avventizio. Innovazione e accessibilità: il governo delle tecnologie sanitarie come sfida sociale, questo il tema conduttore del convegno dell’Associazione italiana Ingegneri clinici (Aiic), che festeggia trent’anni di attività del sodalizio scientifico.

 

Progettare il futuro

L’evento, in programma a Firenze alla Fortezza da Basso fino al 13 maggio, ha in programma oltre 50 sessioni su temi come innovazione e ricerca, sostenibilità e cybersecurity, intelligenza artificiale e organizzazione, software, dispositivi mobili e telemedicina, Hta (assessment) e regolamenti europei. Durante l’evento, per il quale sono attese circa 2mila presenze, saranno premiate le eccellenze di settore tramite gli AIIC Awards, selezione delle migliori progettualità sviluppate da ricercatori e team nell’ambito delle tecnologie per la salute, e i premi per l’ Innovazione che saranno attribuiti alle tecnologie innovative nel campo ingegneristico e biomedico presentate dal mondo della produzione.

 

La scommessa

Durante i lavori di Firenze verrà anche lanciato il Manifesto sociale sulle tecnologie concepito in collaborazione con Cittadinanzattiva. “L’Associazione compie trent’anni e lo fa con un convegno dai contenuti dirompenti – commenta Umberto Nocco, presidente AIIC – perché si pone sempre l’attenzione sull’innovazione tecnologica di cui potrebbe disporre il servizio sanitario, e mai sul fatto che queste tecnologie possono migliorare l’efficienza e la produttività. AIIC vuole richiamare l’attenzione di istituzioni, esperti, clinici e decisori, sul fatto che avere a disposizione le migliori tecnologie rappresenta una scommessa che coinvolge pazienti, clinici, ricercatori, manager pubblici, aziende ed istituzioni”.

 

Criticità

Per il presidente del convegno degli ingegneri clinici, Lorenzo Leogrande, la tecnologia può essere considerata un elemento di criticità laddove è carente, gestita male o men che meno integrata nei percorsi e nel contesto specifico di riferimento.

 

Ricerca e sviluppo

“Nella nostra agenda figurano i temi più sensibili e innovativi che riguardano l’intero comparto delle tecnologie sanitarie”, precisa Stefano Bergamasco, Centro Studi AIIC “con importanti risvolti sull’accessibilità di tali tecnologie nel contesto di uno sviluppo organico del Servizio Sanitario Nazionale. Da segnalare infine un richiamo alle opportunità del PNRR, come anche un approfondimento su varie criticità, basti pensare alla situazione del comparto produttivo biomedicale con le attuali difficoltà legate al payback sui dispositivi medici e alla transizione ai nuovi regolamenti sui dispositivi medici e sui diagnostici in vitro”.

Assieme a Bergamasco il coordinamento scientifico del convegno AIIC è affidato a Giovanni Poggialini e Giovanni Guizzetti (responsabili dei Corsi di formazione). Da segnalare inoltre, ai fini della riuscita dell’evento, il  contributo venuto dai componenti del Direttivo AIIC: Carmelo Minniti, Francesco Pezzatini, Gianluca Giaconia, Amedeo Lanzani, Leo Traldi, Danilo Gennari, Emilio Chiarolla e Paolo Pari. Un prezioso sostegno condivido anche dai coordinatori regionali dell’Associazione, a conferma di un radicamento sempre più forte e dinamico della professione degli ingegneri clinici sul territorio.