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Screening, le parole diventano parte integrante della terapia

Le ultime campagne informative (radioterapia, carcinoma ovarico, psico-oncologia) puntano a informare senza agitare lo spettro della paura

24/07/2022

Una buona parola, si sa, ha un valore terapeutico. Spesso sono i concetti semplici a spingerci a compiere un gesto per il nostro bene: un controllo programmato per tempo, ad esempio, che può portare a una diagnosi tempestiva. Due esempi lampanti. Oncowellness, la prima piattaforma interamente dedicata al benessere psico-fisico delle persone con storia di tumore, sta aiutando tanti pazienti ad affrontare al meglio il percorso di cura, con trainer specializzati, schemi di allenamento e video-tutorial. Altro traguardo: il servizio di psico-oncologia ospedaliera istituito per legge, per prima dalla Regione Lazio, grazie al lavoro portato avanti dalle 43 associazioni del gruppo «La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere» insieme a Loreto Marcelli, dell’Intergruppo Parlamentare Insieme contro il cancro. Con queste premesse, altre iniziative si stanno portando avanti in queste settimane, vediamo due esempi.

 

Numeri e fatti della radioterapia

Forse non tutti sanno che la radioterapia risulta determinante nel 42% dei casi di guarigione dal tumore. Questo è dovuto alla migliorata capacità di individuare (con la diagnostica per immagini) le lesioni da colpire, la precisione della dose radiante sul volume tumorale e l’ottimizzazione delle combinazioni con i farmaci, preservando anatomia e funzione degli organi vitali. AIRO, Associazione Italiana di Radioterapia e Oncologia, ha diffuso tali informazioni in occasione di un seminario per l’Ordine dei giornalisti promosso, a Milano, dal Master SGP della Sapienza, Università di Roma.

 

Tumore ovarico, donne informate

Consigli, esperienze, videomessaggi di donne che hanno già affrontato la malattia sono al centro della terza edizione di «Tumore Ovarico. Manteniamoci informate», campagna di sensibilizzazione lanciata da ProFormat e MadOwl in collaborazione con le organizzazioni di volontariato ACTO, LOTO, Mai più Sole e aBRCAdabra onlus, con il sostegno esclusivo di GSK. L’informazione punta a sensibilizzare le donne su aspetti fondamentali: la conoscenza dei sintomi, anticipare la diagnosi, la terapia di mantenimento basata sui PARP-inibitori che allontana le ricadute; la chirurgia, che oggi può essere calibrata; la conoscenza dei test genetici per mutazioni BRCA, compreso il test germinale, eseguito dopo quello sul tessuto (somatico) per stabilire il carattere ereditario delle mutazioni. Nella campagna sul tumore ovarico (info su www. manteniamociinformate.it) sono le donne a informare le altre donne su sintomi, diagnosi tempestiva, test genetici e genomici, terapia di mantenimento e chirurgia meno invasiva.