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Mangiamo bene, ci muoviamo poco

L’indagine dell’Osservatorio UniSalute, in collaborazione con Nomisma, ha analizzato i comportamenti degli italiani

24/07/2022 - di Lorenzo Pedrini

Parlare di benessere fisico, in pieno periodo estivo, quando tra diete e programmi di allenamento la grande maggioranza degli italiani tenta di rimettersi a lucido in vista delle ferie può sembrare una questione di mera estetica. Invece lo ‘stare bene’ è più che mai una cosa seria, come si sforza di chiarire un’indagine appena condotta dall’Osservatorio Sanità di UniSalute in collaborazione con Nomisma sulle modalità con cui i nostri connazionali si prendono quotidianamente cura di loro stessi attraverso alimentazione e attività fisica. Il campione di 1.200 persone rappresentativo del Paese, per fasce di reddito, età e distribuzione geografica ha messo in luce un quadro in chiaroscuro.

 

UniSalute, prima assicurazione sanitaria in Italia per numero di clienti gestiti (11 milioni di clienti serviti) ha così fotografato una popolazione ben più attenta al cibo di quanto non lo sia sul fronte dell’esercizio fisico.

 

Tra i dati positivi emersi dalla ricerca dell’Osservatorio Sanità di UniSalute, c’è quello relativo al consumo di frutta e verdura, ben l’84% degli italiani dichiara di consumarne almeno una volta al giorno, con uno su tre (33%) che arriva fino a tre/quattro volte al giorno o più. In una dieta sana, occorre inoltre evitare alcuni eccessi e anche in questa chiave, la maggior parte degli italiani sembra diligente: nella sua giornata tipo: l’81% evita gli snack fritti, il 78% le bevande gassate zuccherate e il 64% persino i dolci e merendine. Meno rassicurante il tema che solo il 53% del campione consumi pesce almeno una volta a settimana, mentre la carne rossa viene consumata ogni settimana da quattro italiani su cinque (80%).

 

Certamente positiva risulta la tendenza ad astenersi dai superalcolici: il 77% degli intervistati beve meno di una volta a settimana. Se dunque, nel complesso, gli italiani «possono essere promossi», sul fronte dell’alimentazione, relativamente all’attività fisica i motivi di preoccupazione sono maggiori. Circa due italiani su tre (63%), infatti, dichiarano di non fare abbastanza movimento durante la giornata, mentre il 21% non svolge nessun tipo di attività fisica. Inoltre, solo il 25% pratica assiduamente almeno uno sport (dato in calo rispetto alla rilevazione pre-Covid di gennaio 2020, quando la quota di sportivi registrata da UniSalute era del 28%).

 

Cosa risulta più importante per gli italiani? L’alimentazione o l’attività fisica nel mantenersi in salute? Coerentemente con i dati emersi, la risposta è che solo il 31% ritiene lo sport l’elemento fondamentale per il proprio benessere, mentre la maggioranza (52%) indica l’alimentazione come fattore chiave. I risultati dell’autoanalisi, però non sono esaltanti, con quasi 4 italiani su 10 (38%) che non si descrivono in buona salute e con appena il 22% che indica come molto buono o addirittura eccellente il proprio stato fisico.

 

Vincono le buone abitudini

Anche a Bologna, secondo l’Osservatorio Sanità di UniSalute in collaborazione con Nomisma il quadro è simile a quello nazionale. L’indagine sulle abitudini alimentari condotta sul capoluogo emiliano conferma che anche sotto le Due Torri, il rapporto tra cittadini e benessere risulta di luci e di ombre: bene alimentazione mentre si può fare di più relativamente all’attività fisica quotidiana.

 

Tra i dati più confortanti quello relativo al consumo di frutta e verdura: sono ben l’80% i bolognesi che dichiarano di consumarne almeno una volta al giorno, con il 29% che arriva fino a tre/quattro volte al giorno o più. I felsinei dichiarano inoltre di rifuggire dagli eccessi, l’88% giura di evitare gli snack fritti, l’83% si tiene alla larga dalle bevande gassate zuccherate mentre il 66% da ogni tipo di dolce e dalle merendine. Meno confortante il fatto che solo 52% del campione consumi pesce almeno una volta a settimana mentre oltre quattro bolognesi su cinque (83%) ammettono di consumare settimanalmente pietanze a base di carni rosse. Certamente positiva, invece, la tendenza ad astenersi dai superalcolici: l’84% degli intervistati beve meno di una volta a settimana.

 

Bolognesi quindi complessivamente promossi sul fronte dell’alimentazione, ma rimandati sull’attività fisica: sette bolognesi su dieci (70%) dichiarano di non fare abbastanza movimento durante la giornata ed un 21%, non svolge proprio nessun tipo di attività fisica. Inoltre, solo il 28% pratica uno sport (un dato comunque in aumento rispetto alla rilevazione di settembre 2021, quando la quota di sportivi registrata da UniSalute era del 21%).

 

Alla domanda se sia più importante l’alimentazione o l’attività fisica nel mantenersi in salute, la risposta dei cittadini delle Due Torri non può che rispecchiare i dati emersi dall’indagine, solo il 26% ritiene lo sport l’elemento fondamentale per il proprio benessere, mentre quasi il doppio (46%) indica l’alimentazione come fattore chiave. Sul tema percezione delle proprie condizioni di salute invece, quasi un cittadino felsineo su due (45%) non si descrive in buona forma, con appena il 22% che indica come molto buono o addirittura eccellente il proprio stato fisico.