Con il sostegno di:

L’analisi del capello svela fattori di rischio per ictus e infarto

Uno studio ha evidenziato che i livelli di cortisone nei capelli sono il più forte predittore di future malattie cardiovascolari

27/05/2023

Predire il rischio di infarto e ictus attraverso un semplice test del capello, aiutando così i medici a determinare quali individui potrebbero essere ad alto rischio di sviluppare malattie cardiovascolari. Al recente Congresso Europeo sull’Obesità a Dublino è stato presentato uno studio condotto su oltre 6.300 individui che ha evidenziato che i livelli di cortisone nei capelli sono il più forte predittore di future malattie cardiovascolari nei soggetti di età pari o inferiore a 57 anni. In presenza di alti livelli di ormoni il rischio triplica.

 

L’autrice principale dello studio, Eline van der Valk, dell’Erasmus University Medical Center di Rotterdam, ha sottolineato: “Esiste un’enorme quantità di prove che dimostrano come lo stress cronico sia un fattore determinante per la salute generale. Ora i nostri risultati indicano che le persone con livelli più elevati di glucocorticoidi nei capelli hanno una probabilità significativamente maggiore a lungo termine di sviluppare malattie cardiache e circolatorie in particolare”. I livelli a lungo termine di cortisolo nel cuoio capelluto e della sua forma inattiva, il cortisone nei capelli, sono biomarcatori sempre più utilizzati e rispecchiano l’esposizione cumulativa ai glucocorticoidi nei mesi precedenti.

 

I ricercatori hanno analizzato i livelli di cortisolo e cortisone in 6.341 campioni di capelli di uomini e donne per una media di 5-7 anni, per valutare la relazione tra i livelli di cortisolo e cortisone e l’insorgenza di problemi cardiovascolari. Durante questo periodo, si sono verificati 133 eventi cardiovascolari acuti (infarti o ictus). Indipendentemente da tutti i fattori di rischio fra cui età, sesso, circonferenza vita, fumo, pressione e diabete, le persone con livelli di cortisone più elevati avevano il doppio delle probabilità di un evento cardiovascolare come un ictus o un attacco cardiaco, con una probabilità che saliva a oltre tre volte nei soggetti di età pari o inferiore a 57 anni.  Dai 57 anni in su, il cortisone e il cortisolo dei capelli, invece, non sono risultati fortemente predittivi. In futuro, forse, l’analisi degli effetti degli ormoni dello stress sull’organismo potrebbe diventare un nuovo obiettivo terapeutico, hanno auspicato i ricercatori.