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L’alimentazione è il miglior ‘farmaco’ anti-invecchiamento

Una dieta sana e corretta garantisce effetti migliori contro l'avanzare dell'età rispetto alle medicine anti-aging

23/11/2021

Non ci sono farmaci anti-aging e integratori che tengano: per combattere il declino che avanza con l’età, la strategia migliore è un’alimentazione sana. È la conclusione a cui sono giunti i ricercatori dell’Università di Sydney, che hanno condotto un lungo e complesso studio sui topi dimostrando che la nutrizione ha un impatto maggiore sull’invecchiamento e sulla salute metabolica, rispetto a tre medicinali prescritti comunemente a questo scopo e per trattare il diabete.

 

La dieta dei topi

 

I topi sono soggetti particolarmente interessanti per tale genere di studi, perché condividono con gli esseri umani gli stessi meccanismi (le “vie di segnalazione”) che regolano i processi cellulari in risposta alla disponibilità di sostanze nutrienti. Alle cavie sono state somministrate quaranta diverse combinazioni composte da livelli variabili di proteine, grassi, carboidrati e farmaci. I ricercatori si sono quindi concentrati ad analizzare cosa succedeva nel fegato, che è un organo fondamentale nella regolazione del metabolismo e può essere preso come una cartina di tornasole per valutare gli effetti dei mix cibo-medicine.

 

La dieta funziona meglio dei farmaci

 

Aggiungendo, a loro dire, un altro tassello al puzzle della comprensione dei meccanismi che collegano “cosa mangiamo” a “come invecchiamo”, gli scienziati hanno riscontrato che la composizione della dieta ha un effetto sul fegato molto più intenso rispetto ai medicinali. Le proteine assimilate e l’apporto calorico totale agiscono con particolare forza sulle reazioni chimiche e sui processi fondamentali che determinano il funzionamento delle cellule, come ad esempio la produzione di energia.

 

Viceversa, è emerso che i farmaci si mettono “di traverso” e smorzano le reazioni dell’organismo all’alimentazione: “La dieta è una medicina potente”, dice il professor Stephen Simpson, “E tuttavia attualmente le medicine vengono somministrate senza tenere in conto se e come possano interagire con la composizione della nostra dieta – anche quando queste medicine sono state create per agire in modo analogo all’alimentazione, e utilizzando le stesse vie di segnalazione”.

 

Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Cell Metabolism.