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Pressione alta, valori soglia: quando correre ai ripari

Uno studio ha appurato che tante persone sottovalutano i rischi legati all'ipertensione

23/02/2023

Tutti sanno che avere la pressione arteriosa nella norma è fondamentale per la prevenzione di infarto, ictus e altri problemi cardiovascolari. Ma non tutti sanno davvero quali sono i valori che distinguono una pressione arteriosa corretta dall’ipertensione: questo almeno è quello che emerge da una ricerca condotta negli Stati Uniti su 6.500 persone, reclutate attraverso l’Understanding America Study e per questo considerabili un campione rappresentativo della popolazione statunitense.

 

Mai sottovalutare il  problema

Secondo quanto appurato dallo studio, pubblicato sulla rivista Medical Decision Making (MDM), la maggior parte degli americani non conosce l’intervallo dei valori che definiscono una pressione arteriosa normale e per di più in molti casi è invece convinto di saperlo. Per la precisione, se già solo il 64% degli intervistati si dichiarava correttamente informato sui valori da rispettare per la salute del cuore, dalle risposte fornite è emerso che solo il 39% era davvero a conoscenza di quali fossero i range da rispettare.

 

Proprio questa falsa sicurezza è stata considerata dagli autori dello studio l’elemento più preoccupante per la prevenzione dell’ipertensione: se si pensa di avere dei valori normali, infatti, perché mai ci si dovrebbe preoccupare di parlarne con il medico?

 

Pressione normale o ipertensione?

La pressione arteriosa viene espressa da due numeri, che esprimono valori in millimetri di mercurio (mm Hg): il primo indica la pressione sistolica (la cosiddetta“massima) e corrisponde al valore rilevato nel momento in cui il cuore pompa il sangue nelle arterie; il secondo si riferisce invece alla pressione diastolica (“minima”) e corrisponde al valore rilevato nelle arterie quando il cuore si rilassa.

 

Secondo quanto indicato dalla Società italiana dell’ipertensione arteriosa, 120/80 mm Hg sono valori da considerare ottimali, anche se una persona con 120 di “massima” ha comunque un rischio cardiovascolare leggermente superiore a chi ha invece una pressione sistolica di 110 mm Hg. Fino a 130/85 mm Hg si può inoltre considerare la pressione arteriosa nella norma, mentre valori pressori compresi tra 140/90 e 160/100 indicano un’ipertensione arteriosa di grado 1, tra 160/100 e 180/110 un’ipertensione arteriosa di grado 2 e oltre 180/110 un’ipertensione arteriosa di grado 3.

 

Cosa fare

L’ipertensione va trattata con opportuni farmaci prescritti dal medico curante, mentre in presenza di valori “border line” può essere sufficiente modificare alcune cattive abitudini di vita per tornare ad avere una corretta pressione arteriosa.

 

Ecco le indicazioni della Societa italiana dell’ipertensione arteriosa per mantenere i valori nella norma: controllare il peso corporeo; moderare il consumo di alcol ed eliminare il fumo; cercare di limitare le condizioni di stress; ridurre l’apporto di sale e il consumo di alimenti che ne sono ricchi (come per esempio gli insaccati); contenere il consumo di grassi animali (contengono colesterolo); mai eccedere nel consumo di liquirizia; seguire una dieta ricca di magnesio e potassio (cereali, frutta, verdura, agrumi); fare una regolare attività fisica, meglio se di tipo aerobico (camminata sportiva, corsa, bicicletta).