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Intelligenza artificiale al servizio dei pazienti

Terapie hi-tech e strumenti di digital care sono in una fase di grande sviluppo. Così Fondazione Lilly offre supporto alla ’Digital Health’

22/05/2022 - di Alessandro Malpelo

Le terapie personalizzate e la riorganizzazione del sistema sanitario collegata ai progressi dell’intelligenza artificiale saranno i capisaldi della medicina di questo secolo. Prevenzione e monitoraggio dei parametri vitali già adesso stanno assumendo un significato del tutto nuovo in oncologia, nel diabete, in cardiologia. In uno scenario proiettato nel futuro i farmaci saranno somministrati aggiustando il tiro sulla base delle variabilità individuali.

 

L’obiettivo è quello di perfezionare i modelli di presa in carico delle cronicità, muovere i pazienti lo stretto necessario, gestire più efficacemente le patologie, con meno disagi. Detto in altri termini è la Digital Health, un approccio che Fondazione Lilly ha scelto come tema conduttore. Le cure di domani sono peraltro già largamente diffuse oggi: parliamo di terapie digitali (137) e strumenti di digital care (122) attualmente disponibili in commercio o in fase di sviluppo. Le prime (chiamate DTX), per ora concentrate sulle malattie psichiatriche (37%) e neurologiche (31%), hanno come principio attivo un algoritmo e non una tradizionale molecola.

 

Oltre al beneficio clinico diretto sulla singola malattia, le DTX, prevedono un coinvolgimento attivo del paziente e consentono di realizzare percorsi terapeutici su misura, assicurando anche una maggiore appropriatezza prescrittiva. Gli strumenti di digital care (chiamati DC) sono invece piattaforme virtuali per gestire condizioni patologiche a 360 gradi, ad esempio nelle malattie oncologiche (17%) e nel diabete (13%). Sono fondamentali, perché attraverso le medicine digitali (farmaci con integrati sensori) sono in grado di comunicare con il medico attraverso un’applicazione che consente di verificare la corretta assunzione e di monitorare l’aderenza terapeutica.

 

Rendere queste innovazioni disponibili a tutti i cittadini richiede un adeguamento del contesto normativo europeo e nazionale. Germania, Francia, Belgio e UK hanno già adottato dei percorsi di accesso all’innovazione; in Italia, invece, DC e DTX vengono ancora classificate come dispositivi medici. In questo contesto, Fondazione Lilly intende fornire un contributo agli enti regolatori e alle Istituzioni per colmare questo vulnus normativo, avviando uno studio con il supporto di esperti del settore.

 

La definizione di un adeguato quadro organizzativo, normativo e regolatorio, apre all’efficientamento della spesa sanitaria offrendo un’opportunità per la sostenibilità e l’universalità del sistema socio assistenziale. «Le cure del futuro, insieme alle applicazioni digitali, potranno aiutare i pazienti a gestire malattie croniche quali diabete, depressione e patologie cardiache e ad ottimizzare il trattamento farmacologico», ha scritto Andrea Lenzi, presidente del comitato nazionale per la biosicurezza, le biotecnologie e le scienze della vita della Presidenza del Consiglio dei Ministri e coordinatore del comitato consultivo di Fondazione Lilly.

 

Sulla digital medicine il 22 giugno a Roma saranno presentate le prime linee d’indirizzo, una proposta di quadro regolatorio nazionale, e un modello organizzativo di gestione del paziente cronico, nell’ambito di un percorso di cura integrato. L’Europa ha preso atto della rivoluzione cui assistiamo tutti: nell’Horizon Europe Strategic Plan 2021-2024 è sancita l’importanza strategica di sbloccare il potenziale di nuovi strumenti, tecnologie e soluzioni digitali per una società sana.

 

Lilly 30×30, impegno globale per dare assistenza di qualità nelle zone disagiate

 

 

Come aiutare a migliorare lo stato di salute di 10 milioni di minori e adolescenti nel mondo affetti da malattie croniche non trasmissibili? Eli Lilly ha impegnato 14,4 milioni di dollari a sostegno delle iniziative dell’Unicef per rafforzare i sistemi sanitari a favore di bambini e bambine.

 

In base ai dati del Global Burden of Disease Study, ogni anno si registrano nel mondo quasi un milione di vittime sotto i 20 anni per malattie talvolta curabili, tra cui diabete di tipo 1, cancro, cardiopatie congenite e reumatiche, anemia falciforme. Questi dati esprimono l’esigenza di garantire che gli operatori sanitari siano attrezzati al meglio, anche grazie alle prospettive della medicina digitale e dell’intelligenza artificiale, che promettono di incidere nel programma Lilly 30×30, volto a fornire assistenza di qualità a 30 milioni di persone in ambienti con risorse limitate, ogni anno, entro il 2030.

 

Gli interventi comprendono il rafforzamento dei sistemi informativi ospedalieri, iniziative di prevenzione, formazione del personale, tutoraggio e sviluppo delle capacità di intercettare i bisogni. Un esempio di innovazione è lo spray salvavita nei casi di ipoglicemia severa nel diabete, il glucagone spray è il primo e unico farmaco che con un piccolo gesto offre una soluzione immediata efficace.

 

Questo farmaco salvavita è anche del tutto gratuito per i pazienti, in Italia: l’Aifa ha approvato la rimborsabilità del glucagone nasale, che per praticità si può tenere sempre a portata di mano.