Giovedì 2 Maggio 2024

Giornate Fai di Primavera 2023, i siti aperti a Roma il 25 e 26 marzo

Tanti i luoghi d’interesse storico, artistico e culturale che saranno aperti al pubblico gratuitamente per il weekend alla fine di marzo. Ecco cosa vendere nella capitale

Villa Lubin a Villa Borghese a Roma, sede Cnel

Villa Lubin a Villa Borghese a Roma, sede Cnel

Roma, 22 marzo 2023 - Sabato 25 e domenica 26 marzo 2023 si rinnova l'appuntamento con le "Giornate FAI di Primavera", il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese. Anche in questa 31ª edizione, la manifestazione di punta del FAI - Fondo per l'Ambiente Italiano ETS offrirà l'opportunità di scoprire e riscoprire, insieme ai volontari della Fondazione, tesori di storia, arte e natura in tutta Italia con visite a contributo libero in oltre 750 luoghi di 400 città, la maggior parte dei quali solitamente inaccessibili o poco conosciuti (elenco dei luoghi aperti e modalità di partecipazione su www.giornatefai.it). Tanti i luoghi normamente chiusi al pubblico che potranno essere visitati nella capitale e nel Lazio. 

I siti aperti a Roma 

Villa Bonaparte

La villa ospita l'Ambasciata di Francia presso la Santa Sede dal 1950 ed è da poco periodicamente aperta al pubblico, fu costruita nel 1750 per volere del cardinale Silvio Valenti Gonzaga, segretario di Stato di Papa Benedetto XIV. Progettato da un gruppo di diversi architetti, l'edificio svetta al centro di un grande. Il percorso di visita si snoderà tra il grande salone al piano nobile, con paraste in stucco e muse monumentali come finte statue a grisaille; la stanza egizia, in onore delle campagne militari di Napoleone in Egitto; la cappella con stucchi di epoca settecentesca; la sala da pranzo, arricchita da dipinti del Seicento francese provenienti dal Museo del Louvre; la loggia al piano nobile caratterizzata da un soffitto decorato con un magnifico pergolato che rimanda al lussureggiante giardino.

Palazzo Piacentini-Vaccaro

Sede del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) e solitamente chiuso al pubblico, Palazzo Piacentini-Vaccaro venne realizzato tra il 1928 e il 1932 per ospitare il Ministero delle Corporazioni. Costruito a partire dall'idea di due figure di spicco del panorama architettonico italiano in quegli anni, Marcello Piacentini e Giuseppe Vaccaro, e concepito come la cittadella del lavoro e del sindacato, simbolo del moderno e dell'efficiente, il palazzo è caratterizzato dall'uso di materiali innovativi e da soluzioni avanguardistiche, dagli ascensori con i cristalli infrangibili al posto delle reti alla posta pneumatica, dagli avvolgibili in sostituzione delle persiane al riscaldamento a nafta anziché a carbone. L'utilizzo di vetri, marmi e legni pregiati si svolge in perfetta armonia compositiva con mobili d'epoca e boiseries originali nella Sala d'attesa del Ministro, nello Studio del Capo di Gabinetto e nel Parlamentino. Attraverso una grande scala elicoidale il percorso condurrà al sotterraneo bunker antigas.

Villa Lubin a Villa Borghese

Sede CNEL (l'ingresso è riservato agli iscritti FAI). Nei pressi di Piazza del Popolo, immersa nel verde di Villa Borghese, sorge Villa Lubin, sede del Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro dal 1958. La sua costruzione risale al 1906, quando David Lubin, imprenditore agricolo americano di estrazione ebrea, grazie all'appoggio di re Vittorio Emanuele II, fondò l'Istituto Internazionale di Agricoltura, per il quale si decise di edificare una sede ad hoc. Esempio di armonia tra gli stili neobarocco e liberty ed eccellente fusione tra architettura e decorazione, frutto della collaborazione tra l'architetto Pompeo Passerini e gli artisti guidati da Adolfo Cozza, la villa aprirà eccezionalmente ai visitatori che saranno accolti dall'elegante fontana con delfini e avranno modo di scoprire alcuni degli ambienti di rappresentanza del CNEL, in particolare la splendida Aula del Parlamentino con dipinti ad affresco ed encausto realizzati da Cozza. 

Villa Wolkonsky

Solitamente inaccessibile (ingresso su prenotazione e riservato agli iscritti FAI) perché residenza dell'ambasciatore britannico in Italia, Villa Wolkonsky - situata all'interno delle Mura Aureliane in un'area importante sin dall'età imperiale, quando vi correvano i principali acquedotti di adduzione d'acqua verso l'Urbe - fu edificata a partire dal 1830, anno in cui la principessa russa Zenaide Wolkonsky, scrittrice, poetessa, compositrice, vicina all'imperatore Alessandro I e moglie del suo aiutante di campo, acquistò il terreno appartato dal trambusto di Roma, facendovi costruire una piccola residenza di villeggiatura. Successivamente ampliata, la villa divenne ritrovo di musicisti e intellettuali, da Stendhal a Donizetti, da Gogol a Walter Scott, fino al 1922, quando fu venduta al Governo tedesco e divenne sede dell'ambasciata germanica, a diretto riporto della rappresentanza nazista a Roma. La visita verterà in particolare sul parco romantico, esteso 5 ettari e attraversato da 36 arcate dell'acquedotto neroniano: oltre alle piante tropicali e ai roseti, tra i quali si trovano resti di età imperiale e repubblicana, il parco accoglie l'olmo più antico di Roma. Al termine del percorso ci si potrà soffermare presso la serra vittoriana di fine '800, che accoglie oltre 350 reperti marmorei di età imperiale, i pezzi più pregiati della collezione archeologica Wolkonsky. 

Osservatorio astronomico di Monte Mario (posti esauriti)

L'Osservatorio Astronomico sorge sulle pendici di Monte Mario, che con i suoi 139 m di altitudine è il rilievo più importante di Roma ed è considerato uno dei punti panoramici della città. Immerso nella Riserva naturale di Monte Mario, ampia 238 ettari, l'osservatorio fu fondato nel 1935 all'interno di Villa Mellini, edificata nella seconda metà del Quattrocento e successivamente rimaneggiata. Il percorso previsto per le Giornate di Primavera 2023 toccherà un luogo accessibile solo in casi specifici, il Museo Astronomico e Copernicano, dove sarà possibile vedere le strumentazioni tecnologiche che in poco più di quattro secoli hanno portato alla scoperta del Sistema Solare e ad avvicinare l'uomo alla conoscenza dell'universo. Sarà possibile visitare, inoltre, la Torre Solare, uno strumento scientifico unico per le osservazioni del Sole e che con i suoi 34 metri d'altezza rappresenta il punto più alto di Roma. Saranno in programma anche visite dedicate alle famiglie con bambini in età compresa fra i 7 e i 10 anni, grazie ai volontari del "FAI in Famiglia"

Palazzo della Radio di via Asiago (posti esauriti)

Solitamente chiuso perché sede operativa di Rai Radio, dove si producono ad esempio i programmi di Radiodue e Radiotre, durante le Giornate di Primavera 2023 si svelerà lo storico Palazzo della Radio di via Asiago 10, progettato nel 1928 dall'architetto Costante Marchesi Cappai. Le visite nelle sale e negli studi saranno un viaggio nella storia del nostro Paese attraverso la storia della radio italiana. 

Caserma Giacomo Acqua

La Caserma Giacomo Acqua, sede del Comando Regione Carabinieri Lazio, si trova in Piazza del Popolo, la porta rinascimentale della città, rielaborata architettonicamente nel 1834 da Valadier. Si visiteranno la maestosa Sala Valadier e le vecchie stalle con il portone originale e si ammirerà lo scorcio sul cortile interno. A completare il percorso si potranno vedere gli splendidi affreschi manieristici frutto di un recupero da parte della Sovrintendenza che li ha affidati alla Caserma Giacomo Acqua. Infine, sulla facciata esterna ci si soffermerà sulla lapide in memoria dei carbonari che vennero giustiziati in piazza nel 1825 dal boia Mastro Titta.

Villa Bonaparte Ambasciata di Francia alla Santa Sede

In via XX Settembre 66, si erge Villa Bonaparte Ambasciata di Francia presso la Santa Sede, che quest'anno per la prima volta apre le porte per le Giornate Fai di primavera. Sabato e domenica dalle ore 10 alle ore 18 (ultimo ingresso ore 17), si potranno ammirare alcune zone della sontuosa villa, commissionata alla metà del XVIII secolo dal Cardinale Valenti Gonzaga, Segretario di Stato di Papa Benedetto XIV. Appassionato delle discipline scientifiche il Gonzaga vi ospita diversi scienziati che qui si dedicavano agli studi e la dotarono di strumenti scientifici e di curiosità meccaniche. Giunta a Roma, nel 1816, Paolina Bonaparte la acquistò per farne la sua residenza e la restaurò decorandola con il gusto dell'epoca.