Mercoledì 24 Aprile 2024

Giornate Fai Primavera 2023: tutto pronto per il 25 e 26 marzo. Cosa vedere e cosa fare

Oltre 750 luoghi eccezionali, normalmente inaccessibili o poco noti, in 400 diverse città del territorio aprono le loro porte

La statua di Sant'Eufemia nella Concattedrale di Santa Maria Assunta ad IrsinA (Matera)

La statua di Sant'Eufemia nella Concattedrale di Santa Maria Assunta ad IrsinA (Matera)

Roma, 17 marzo 2023 - Tutto pronto per le 'Giornate Fai di Primavera' di sabato 25 e domenica 26 marzo 2023. Per la grande manifestazione dedicata al patrimonio culturale e paesaggistico italiano, arrivata alla trentunesima edizione, è prevista l'apertura di oltre 750 siti, normalmente inaccessibili o poco noti, sparpagliati in 400 diverse città del territorio. Per avere la tessera annuale del Fondo Ambiente Italiano, e assicurarsi l'ingresso anche ai luoghi riservati ai soli iscritti, è sufficiente andare su www.fondoambiente.it: solo per questa edizione c'è uno sconto di 10 euro su tutte le quote.

Giornate Fai di Primavera 2023: quando serve prenotare. Tutte le informazioni utili

Nelle grandi città

Tanti i luoghi eccezionalmente aperti nelle principali città italiane. Tra gli altri, a Roma, Villa Bonaparte, sede dell’Ambasciata di Francia presso la Santa Sede dal 1950, e Palazzo Piacentini-Vaccaro, oggi sede del Ministero delle Imprese e del Made in Italy. A Milano i partecipanti avranno accesso a Palazzo Marino e alla storica sede Rai di corso Sempione, dove si visiteranno spazi operativi e studi di registrazione. A Napoli porte aperte a Palazzo Salerno, in piazza del Plebiscito, con due giardini che offrono una vista unica sul golfo. E ancora Palazzo Loschi Zileri Dal Verme a Vicenza, Palazzo Doria Spinola a Genova, la Biblioteca Universitaria e l'Accademia delle Scienze di Bologna. Per i più appassionati, a Bolzano saranno visitabili i centri di ricerca internazionali NOI Techpark ed EURAC Research di Bolzano e a Siena, in via del tutto straordinaria, l'Accademia Chigiana.

Tra borghi e natura

Ormai tradizionali protagonisti delle giornate Fai anche i borghi italiani. In provincia di Pordenone, i viaggiatori potranno scegliere di andare a Maniago, cittadina celebre per i suoi fabbri sin dal XV secolo, e Vajont, a sessant'anni dalla catastrofe che causò più di 1900 morti. Nelle Marche sarà possibile visitare paesi come Staffolo, sui colli del Verdicchio anconetano, Barbara, al centro del territorio colpito dall'alluvione del fiume Misa, e la basilica di San Nicola a Tolentino (MC), danneggiata dal sisma del 2016. Ancora, in Basilicata, i visitatori potranno conoscere la straordinaria realtà di Irsina, in provincia di Matera, una cittadina dove convivono persone di 18 differenti nazionalità immerse nell'arte. Non manca neanche l'attenzione verso gli amanti della natura e dell'archeologia. Tra i tanti siti visitabili nel weekend del 26 e 26 marzo 2023, il Bacino del Rio Grande di Amelia (TR), nato tra epoca romana e Medioevo, e la Piramide etrusca di Bomarzo (VT), altare monumentale di 2300 anni fa eretto all'interno di un bosco.

I siti più curiosi

Per gli amanti delle rarità: a Corsico (MI) apre le porte il Centro culturale IKEDA per la pace, il più grande centro buddista d'Europa; a Massa Lombarda (RA) gli Archivi di ricerca Mazzini, dove è possibile ricostruire la storia della moda europea; a Ercolano (NA) sarà visitabile il Real Osservatorio Vesuviano, fondato nel 1841 e che rappresenta il più antico osservatorio vulcanologico del mondo. Ultimo, ma non ultimo, l’Aula Bunker dell'Ucciardone, costruita all’interno del carcere, dove dal 10 febbraio 1986 al 16 dicembre 1987 si svolse il primo grado del Maxiprocesso alla mafia di Palermo.

Per gli iscritti al Fai

Tra i siti invece che saranno riservati alle visite dei soli iscritti al Fondo Ambiente Italiano si annoverano Palazzo Perrone di San Martino a Torino , le aule storiche del Tribunale di Venezia come la sala della Corte d’Assise e l’aula Manlio Capitolo, la Fondazione Roberto Longhi a Firenze con la sua importante collezione di opere. tra le quali il "Ragazzo morso da un ramarro" di Caravaggio. Ancora, a Roma, i tesserati avranno accesso all'immensa Villa Wolkonsky, residenza dell’ambasciatore britannico, e a Villa Lubin, sede del Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro, un edificio del primo Novecento all’interno del parco di Villa Borghese. A Catanzaro, infine, ingresso riservato agli iscritti al palazzo della Prefettura. Come sempre, ad accogliere e guidare i visitatori, migliaia di volontari del Fondo Ambiente Italiano, quest'anno affiancati anche da studenti e studentesse delle scuole formati per essere i nuovi Cicerone. A tutti i partecipanti sarà richiesta una donazione di minimo 3 euro per sostenere le attività del Fai.

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