Mercoledì 24 Aprile 2024

Caso Cospito: blitz anarchici all'Altare della Patria: "L'Italia tortura"

Quattro le persone identificate dalla Polizia, che ha rimosso lo striscione. Per domani rafforzate le misure di sicurezza in vista della sentenza attesa in Cassazione. Alle 11 sit in in piazza Cavour dei manifestanti

Caso Cospito, blitz degli anarchici all'Altare della Patria

Caso Cospito, blitz degli anarchici all'Altare della Patria

Roma, 23 febbraio 2023 - "L'Italia tortura. Con Alfredo no 41 bis, no ergastolo". Si legge così su uno striscione esposto all'Altare della Patria a Roma, in piazza Venezia. I manifestanti hanno anche acceso alcuni fumogeni di colore rosso. Sul posto sono intervenuti equipaggi della polizia e dei carabinieri.

Domani sit in in piazza Cavour Cosa può accadere Comunicazioni "non equiparabili ai pizzini"

Gli attivisti in sostegno di Alfredo Cospito, durante il blitz, sono saliti in cima all'Altare della patria, ed hanno srotolato e appeso lo striscione. La Polizia poi lo ha rimosso. Quattro gli anarchici identificati dalla polizia tra gli autori del bliz. Proprio domani è prevista la camera di consiglio in Cassazione chiamata ad esprimersi sul ricorso presentato dalla difesa dell'anarchico, in sciopero della fame, contro il rigetto del reclamo del Tribunale di Sorveglianza sul 41 bis.  

Domani sit in in piazza Cavour

Servizi di ordine pubblico sono stati disposti dalla Questura di Roma per domani nella zona della Cassazione dove è in programma la camera di consiglio che deve decidere sul ricorso avanzato dal difensore di Alfredo  Cospito, dopo il no del tribunale di Sorveglianza al reclamo avanzato contro il 41 bis. Un sit in di sostengo all'anarchico in sciopero della fame da oltre 120 giorni è in programma dalle ore 11 in piazza Cavour. Previsto un potenziamento dei controlli anche intorno agli obiettivi ritenuti sensibili. 

Cosa può accadere

I Supremi giudici sono chiamati a decidere se respingere l'istanza, ribadendo il carcere duro per il 55enne, annullare il provvedimento della Sorveglianza o rinviare gli atti a piazzale Clodio per una nuova valutazione. Quest'ultima ipotesi è stata sollecitata dal procuratore generale, Pietro Gaeta, che l'8 febbraio ha depositato la sua requisitoria. A detta del pg dal provvedimento della Sorveglianza emerge una "carenza di fattualità in ordine ai momenti di collegamento" con gli anarchici. "La verifica su tale punto essenziale - scrive il pg - non traspare nelle motivazioni del provvedimento" ma è "necessaria" e non può essere "desumibile interamente ed unicamente nè dal ruolo apicale nè dall'essere egli divenuto punto di riferimento dell'anarchismo in ragione dei suoi scritti e delle condanne riportate".

Comunicazioni "non equiparabili ai pizzini"

Dal canto suo l'avvocato Flavio Rossi Albertini auspica "un annullamento senza rinvio. La dilatazione dei tempi della decisione renderebbe incompatibile la stessa con le condizioni di salute del detenuto", afferma Rossi Albertini che nel ricorso agli ermellini sostiene che "corrisponde a violazione di legge il fatto che il Tribunale di Sorveglianza" abbia "equiparato l'attività comunicativa di Cospito (che viene dallo stesso inviata quale contributo personale alle assemblee o ai giornali anarchici, e che viene poi a sua volta altrettanto pubblicamente divulgata da questi ultimi attraverso il web, nei notori siti d'area ovvero di controinformazione) ai cosiddetti 'pizzini', ovvero ai messaggi criptici che vengono veicolati dal detenuto all'esterno, spesso attraverso i parenti, sfruttando a tal fine le occasioni di contatto infra-murario ed esterno tipicamente connesse ad un ordinario regime di detenzione".  Cospito è attualmente ricoverato nell'ospedale San Paolo di Milano. Le sue condizioni restano critiche anche dopo essere tornato ad assumere integratori a base di sale e potassio ma, a detta del difensore, è pronto a tornare al digiuno totale se l'esito del giudizio di domani sarà negativo.  Cospito, blindati alla Corte di Cassazione: oggi attesa sentenza per l'anarchico al 41 bis