Mentre la legge 40 sulla procreazione assistita oggi varca nuovamente le porte della Corte di Cassazione, alla Camera FdI accelera su una nuova stretta alla maternità surrogata per renderla reato universale, attraverso una legge da approvare più in fretta possibile. L’iniziativa parte dalla meloniana Carolina Varchi, prima firmataria dell’articolato che sarà calendarizzato a Montecitorio entro giugno. "Mercoledì – ha detto la parlamentare – sarà la conferenza dei capigruppo a decidere". La proposta è ora in commissione Giustizia alla Camera e in due mesi dall’inizio della discussione si è arrivati al voto sugli emendamenti che ci sarà, appunto, domani.
La proposta Varchi è praticamente la stessa presentata da Meloni nella scorsa legislatura e prevede la modifica dell’articolo 12 della legge 40, quindi la perseguibilità del reato di maternità surrogata, detta anche utero in affitto, ovunque esso venga commesso. La pena prevista è la reclusione da tre mesi a due anni e una multa da 600 mila a un milione di euro. In commissione c’è anche un emendamento di Fratelli d’Italia che vuole aumentare la pena detentiva da uno a tre anni. "È una proposta fake, di fatto inapplicabile.
È "una legge incostituzionale", dice Alessandro Zan, Pd, membro della commissione Giustizia di Montecitorio. Ribatte Simonetta Matone della Lega: "La maternità surrogata è un attacco alla dignità di tantissime donne, le uniche vittime, insieme ai bambini, di una violenza che siamo intenzionati a combattere". Intanto a Milano è apparso un murale che ritrae la premier Meloni e la leader del Pd Elly Schlein nude e incinte, opera dall’artista AleXsandro Palombo. Sul grembo della Schlein appare la scritta "My uterus my choice" e su quello della Meloni "Not for rent", la fiamma tricolore e una bandiera arcobaleno sono tatuati sulle loro braccia.
Elena G. Polidori