Giovedì 25 Aprile 2024

Solo il 44% degli italiani oggi voterebbe per restare in Ue. Ma l'euro piace

E' il dato 'peggiore' rilevato nell'Unione Europea. Ma il 65% si dice a favore della moneta unica

Unione Europea (Ansa)

Unione Europea (Ansa)

Bruxelles, 17 ottobre 2018 - L'Italexit non è uno spettro poi così irrealizzabile. Secondo un sondaggio di Eurobarometro, se nel nostro Paese si conducesse oggi un referendum sulla falsariga di quello britannico, solo il 44% degli italiani voterebbe per restare nella Ue. Un dato decisamente inferiore rispetto a quello rilevato negli altri paesi dell'Unione, dove a voler restare nei 28 sarebbe il 66%. Da questo sondaggio, l'Italia ne esce come la "meno favorevole" a restare in Ue. Anche peggio dei britannici, dove oggi per il 'remain' sarebbe circa il 53%. Pesa, va detto, la percentuale degli indecisi: il 32% in Italia, la più alta nell'Unione. Considerato anche chi non sa come si esprimerebbe, tra gli europei solo il 17% degli intervistati sarebbe a favore dell'uscita. Tra i britannici oggi solo il 35% è per il 'leave'.

EURO - Il sondaggio di Eurobarometro è stato condotto tra l'8 e il 26 settembre 2018 da Kantar Public in tutti e 28 gli Stati membri. I dati mostrano che il 68% degli europei ritiene che il proprio Paese abbia tratto beneficio dall'appartenenza all'Ue e il 61% degli intervistati considera positivamente la moneta unica. Si tratta delle percentuali piu' alte registrate negli ultimi 25 anni.  In Italia a favore dell'euro, inteso come valuta, si è dichiarato il 65% degli intervistati: dato più alto rispetto alla media europea e in crescita rispetto a marzo 2018.

ELEZIONI EUROPEE - In vista delle elezioni europee, al primo posto nell'agenda per i temi della campagna elettorale c'è l'immigrazione. Per il 50% degli intervistati, tra i 28 Paesi membri, è la priorità. Seguono l'economia (47%) e la disoccupazione giovanile (47%), mentre la lotta al terrorismo scende al quarto posto con il 44%. Priorità simili anche per i cittadini italiani, anche se l'immigrazione è percepita come tema chiave da ben il 71% degli intervistati. Seguono l'economia con il 62% e la disoccupazione giovanile al 59%.

 TAJANI - "Non possiamo certo cullarci sugli allori - commenta il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, a proposito del sondaggio -. In alcuni Stati membri, tra cui l'Italia, la percentuale di chi pensa che l'appartenenza all'Ue sia positiva è ancora troppo bassa". E aggiunge: "Dobbiamo raddoppiare gli sforzi per dimostrare che l'Unione sa dare risposte davvero efficaci ai principali problemi degli europei, come immigrazione, sicurezza e disoccupazione".