Giovedì 25 Aprile 2024

Salvini-Trenta nuovo scontro, bufera per un tweet (rimosso) sulla Libia

Il post social parlava di un presunto salvataggio della Marina a pescherecci italiani in acque africane

Elisabetta Trenta e Matteo Salvini in Question time (LaPresse)

Elisabetta Trenta e Matteo Salvini in Question time (LaPresse)

Roma, 4 maggio 2019 - Ennesima polemica all'interno del governo. Dopo giorni di battibecchi tra Lega e Movimento 5 stelle, ora si apre un nuovo fronte tra ministero dell'Interno e quello della Difesa. Ad accendere la scintilla tra Matteo Salvini ed Elisabetta Trenta, questa volta, è stato un tweet pubblicato dal profilo ufficiale del ministero della Difesa - e poi rimosso - in merito a "un presunto salvataggio di pescherecci italiani, da parte della Marina, presi di mira da alcune imbarcazioni libiche".

"Pescherecci italiani nel mirino delle motovedette libiche salvati dalla Marina Militare. Grazie al coraggio e alla professionalità della Marina italiana si è evitato il peggio". Questo il messaggio integrale postato sulla pagina ufficiale del ministero, poi cancellato in seguito alla segnalazione della ong 'Mediterranea Saving Humans', che aveva chiesto chiarimenti in merito. "Quanto riportato da un'agenzia di stampa circa un salvataggio della Marina di alcuni pescherecci italiani nei pressi delle acque libiche, è falso - si legge poi in un messaggio di rettifica -. Appresa la notizia abbiamo provveduto a rimuovere il tweet precedente".

Una 'gaffe' durata solo pochi minuti, ma sufficiente per far scoppiare l'ennesimo scontro tra i due dicasteri e getta altra benzina sul fuoco. "Anziché chiedere alla 'sua' Marina Militare, il ministro Elisabetta Trenta si basa sulle agenzie di stampa e poi è costretta a rettificare - la secca e piccata risposta che è arrivata dal Viminale -. Non è informata e non approfondisce: preferisce polemizzare col ministro Matteo Salvini e a criticare servitori dello Stato come il generale Riccò. Il ministro della Difesa faccia il ministro della Difesa: le Forze Armate italiane meritano molto di più". Il riferimento è all'un'istruttoria aperta dalla Difesa sul generale, che ha abbandonato le celebrazioni del 25 Aprile a Viterbo in polemica con il presidente locale dell'Anpi, Roberto Mezzetti, il quale aveva accusato i militari internazionali - quindi anche italiani - di aver ucciso più civili che talebani in Afghanistan, citando un report Onu.

M5S: LA TRENTA NON SI TOCCA - Il Movimento 5 Stelle non ci sta e difende a spada tratta il suo ministro: "Oggi si è superata la linea rossa, la Trenta non si tocca - si legge in un post sul Blog delle Stelle-. Non ci era mai capitato prima di vedere un ministero, l'istituzione, usata a fini elettorali. Oggi il ministero della Difesa, dunque l'istituzione, non il ministro Trenta, ha rettificato un tweet errato. Una sciocchezza nell'ordinario quotidiano. E cosa è accaduto? È accaduto che il Viminale ha attaccato senza alcun motivo la ministra". 

FRATOIANNI: TRENTA CHIARISCA - Le critiche alla Trenta, però, non sono arrivate solo dagli alleati di Governo, ma anche dall'opposizione. E' il caso di Nicola Fratoianni, della Sinistra italiana, intervenuto sull'argomento poco dopo il tweet incriminato: "Il ministero della Difesa smentisce se stesso su quanto accaduto oggi al largo delle coste libiche - ha scritto Frattoianni - Prima ringrazia la Marina militare per aver difeso i nostri pescherecci dalle motovedette libiche, poi dice che è tutto falso. Siamo di fronte ad un comportamento francamente inquietante". ''Chiediamo - aggiunge - che la ministra Trenta chiarisca immediatamente. Presenteremo su questo un'interrogazione al Governo per sapere come sono andate davvero le cose".