Mercoledì 8 Maggio 2024

Incontro Salvini-Di Maio. "Governo va avanti. La priorità: abbassare le tasse"

Sulle raccomandazioni Ue, il leader 5s: "Non respingiamo le lettere della Commissione, discutiamone". Intanto il premier Conte: "Nessun taglio a quota 100 e reddito di cittadinanza"

Matteo Salvini e Luigi Di Maio (Ansa)

Matteo Salvini e Luigi Di Maio (Ansa)

Roma, 6 maggio 2019 - Alla fine l'incontro tra Matteo Salvini e Luigi Di Maio c'è stato. Lontano da riflettori e telecamere, i due vicepremier si sono visti nel primo pomeriggio a palazzo Chigi, anche se il leader della Lega alle 15:30 aveva dichiarato di non avere appuntamenti con nessuno. Era da settimane che i due leader non si incontravano, sin dalla campagna elettorale per le elezioni europee, quando i rapporti erano precipitati ai minimi termini. 

GOVERNO VA AVANTI - L'esito del vertice, durato circa un'ora, viene affidato a una nota congiunta: "Il governo deve andare avanti", confermano all'unisono i due vicepremier, che definiscono il confronto "utile, positivo e cordiale" per fare il punto sulle priorità da realizzare in tempi brevi e per riavviare un "dialogo costruttivo" con l'Europa che rimetta al centro, "dopo anni di governi passivi, gli italiani".

DA UE NON COL CAPPELLO IN MANO - Luigi Di Maio riguardo alla lettera Ue assicura: "La discuteremo come politici, non burocrati, e metteremo prima le esigenze degli italiani". Il vicepremier Luigi Di Maio lo ha detto alla stampa a Campobasso. "Non andiamo col cappello in mano a chiedere soldi, non chiediamo 'dateci qualcosa', non ci facciamo bacchettare da chi non ci ascolta. Se l'Europa ci ascolterà allora noi l'ascolteremo, se deve essere una corrispondenza tra sordi non va bene". 

OBIETTIVO: GIU' LE TASSE - Tra gli obiettivi da realizzare, concordano Di Maio e Salvini, "c'è l'abbassamento delle tasse", tema definito "prioritario per il rilancio del Paese". Per il titolare del Viminale e il ministro dello Sviluppo "servono misure straordinarie e nessun aumento delle tasse. I maggiori incassi dell'Irpef e dell'Iva quasi dell'8 per cento e la diminuzione della disoccupazione rispetto al 2018 nei primi quattro mesi di quest'anno ci dicono che siamo sulla buona strada". 

NESSUNO STRAPPO CON L'UE - Adesso per il governo resta decisiva la 'partita' con l'Ue per evitare la procedura di infrazione. Toni bassi e nessuno strappo, garantiscono Salvini e Di Maio, ma determinazione nel confronto con la Commissione europea. "Queste lettere sono abbastanza paradossali, non le respingeremo al mittente ma le discuteremo", assicura il capo politico dei 5 stelle, che garantisce: "Non ci saranno manovre correttive". 

CONTE: NESSUN TAGLIO - Intanto, da Hanoi, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte mette in chiaro: "È da escludere qualsiasi taglio" su quota 100 e reddito di cittadinanza. "Abbiamo accantonato delle somme - dice il premier -, si tratta di risparmio di spesa. Le misure verranno attutate".