Non se ne esce, e allora meglio fare alla vecchia, e vedersi a quattr’occhi. Oggi il ministro degli Esteri Antonio Tajani è a Parigi e giovedì volerà a Berlino con l’intento di chiarirsi con la sua omologa tedesca, Annalena Baerbock, dopo l’ennesima giornata di punzecchiamenti tra Italia e Germania. Il tema è quello dei migranti e al centro, soprattutto, c’è la decisione di Berlino di finanziare le ong che salvano vite in mare. "Un dovere giuridico e morale", aveva messo in chiaro ieri il ministro Crosetto a scanso di equivoci. Ma poiché il punto per Roma, oltre che etico è politico, il titolare della Difesa aveva poi contrattaccato: "L’Italia con i suoi mezzi soccorre già la maggior parte dei profughi. Se i tedeschi vogliono aiutarci sul serio lo facciano sostenendo il Piano Mattei per l’Africa".
Sulla stessa linea, appunto, il collega degli Esteri Tajani. "Stare dalla parte dell’Europa non significa essere muti e acquiescenti", ha infatti specificato il forzista, che oggi sarà a Parigi per ricordare al presidente Emmanuel Macron che sbaglia atteggiamento anche la Francia, ad esempio sui respingimenti a Ventimiglia. E di certo avrà avuto un notevole effetto anche il discorso netto di Papa Francesco da Marsiglia, accanto sempre a Macron, quando aveva detto che non esiste un’"emergenza migranti" e che non è umano non accoglierli. Fatto sta che l’Eliseo ha ora lanciato un dimenticato asse Roma–Parigi: "Non possiamo lasciare soli gli italiani, Meloni ha fatto una scelta forte e diversa da mesi fa".
Esulta l’eurodeputato italiano di Renew Europe, Sandro Gozi: "Ottimo Macron, possiamo gestire la migrazione solo come europei". Il capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia è già più tiepido: "Possiamo solo ringraziare l’Europa per le belle parole, ma con queste non risolviamo il problema". Il punto per Foti è che la situazione internazionale e geopolitica è cambiata in maniera pesante. "Non possiamo dimenticare che al di là di quello che è accaduto – snocciola –. Abbiamo avuto il terremoto in Turchia, in Marocco, abbiamo avuto l`alluvione in Libia ci sono Paesi che facevano da filtro, come la Turchia da una parte e l’Algeria dall`altra, che sono crollati. L’Africa subsahariana è diventata una polveriera". E dunque la decisione della Germania di stanziare fino ad 800mila euro a progetto per le ong che si occupano di migranti in Italia, viene accolta con "stupore" da Palazzo Chigi, che ritiene questo intervento pro-ong danneggi in realtà ’Italia: "ci saremmo aspettati aiuto e solidarietà in un momento di difficoltà – tuona Crosetto - ma la loro risposta è stata quasi esclusivamente quella di aiutare e finanziare alcune Ong tedesche e non". E Tajani: "Vogliono che i migranti arrivino in Italia e poi non vadano in Germania?".
Insomma: volano gli stracci, e a cercare di fermarli arriva in serata la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Che parte dalla Francia: "Accolgo con grande interesse la proposta di collaborazione del presidente francese Emmanuel Macron in tema di contrasto all’immigrazione illegale". E poi allarga l’inquadratura. "È evidente che Italia, Francia e Unione Europea debbano agire insieme per sostenere gli Stati di origine dei migranti e per aiutare gli Stati di transito a smantellare le reti criminali di trafficanti di esseri umani. È la direzione che il governo italiano ha già intrapreso e che vuole perseguire insieme alle istituzioni europee e ai propri alleati europei".
Simone Arminio