La commissione Giustizia del Senato approva il parere del relatore Pierantonio Zanettin di Forza Italia che invita il governo a valutare l’introduzione di test psicoattitudinali per i candidati ai ruoli in magistratura. E con la maggioranza di centrodestra vota anche Ivan Scalfarotto di Italia Viva.
La maggioranza chiede anche di inserire tutti gli atti del magistrato nel fascicolo che lo riguarda per la sua valutazione e non soltanto alcuni a campione, ma la polemica scoppia per i test (sul modello di quelli obbligatori per le forze dell’ordine) anche se si tratta appunto di un parere che non impegna l’esecutivo.
L’ATTACCO
All’attacco va il Movimento 5 Stelle: l’ex giudice Roberto Scarpinato dice che la maggioranza ripropone uno dei punti qualificanti del Piano di rinascita democratica della P2 di Licio Gelli. E che viene messo a punto "per assoggettare una magistratura ritenuta pericolosa perché indagava sui mandanti occulti delle stragi e sugli affari sporchi dei potenti".
Poi il colpo a Meloni: "La continuità ideologica e culturale di questa maggioranza con alcune tristi esperienze del passato è chiara fin dall’insediamento di questo governo".
Martedì il Pd aveva parlato di "una vera provocazione di berlusconiana memoria, che evoca l’idea che il problema della magistratura sia la sanità mentale dei giudici. Una vera sciocchezza, se non fosse che si tratta dell’ennesimo tentativo di delegittimazione della magistratura".
LA DIFESA
Ieri il dem Verini aveva rincarato la dose su X: "Come Berlusconi che attacca i magistrati mentalmente disturbati. Dopo i manganelli e gli attacchi all’informazione, arriverà il TSO ai magistrati che contrastano corruzione e malaffare?".
A difendere la maggioranza ci pensa la capogruppo della Lega in Commissione Erika Stefani: "I test sono previsti in moltissimi concorsi pubblici quindi non vediamo quale sia il problema. È giusto che quando si ricoprono ruoli così delicati e di responsabilità si valuti l’attitudine del candidato ad affrontare determinate situazioni di stress". Anche se "dovranno essere rispettosi della persona", precisa.
I MAGISTRATI
La vicepresidente dell’Associazione nazionale magistrati Alessandra Maddalena dice che "il governo mostra di non avere le idee chiare in merito alle misure da adottare per ovviare ai vuoti di organico. Non si comprende in che cosa consisterebbe esattamente questo meccanismo di verifica psicoattitudinale dei candidati in ingresso in magistratura, che peraltro – risolvendosi in una specie di screening di massa – avrebbe il solo effetto di rallentare l’iter di riempimento delle piante organiche".
Il segretario dell’associazione di magistrati Area Democratica per la giustizia Giovanni Zaccaro aggiunge che all’Italia "servono magistrati preparati, seri, onesti e che diano risposte di giustizia in tempi celeri. Queste mi paiono misure utili solo a cercare di trasformare un potere dello Stato, autonomo ed indipendente dagli altri, in una burocrazia pronta ad assecondare i voleri delle maggioranze di turno".