Lunedì 29 Aprile 2024

Manovra, Salvini: "Né patrimoniali né prelievi dai conti correnti"

Il vicepremier assicura: "Non chiederemo le fedi nuziali per salvare il Paese e non abbiamo intenzione di prelevare dai conti correnti. Fa tutto parte della fantasia"

Il presidente Mattarella con Salvini, Di Maio e Conte (Ansa)

Il presidente Mattarella con Salvini, Di Maio e Conte (Ansa)

Roma, 11 ottobre 2018 - Matteo Salvini, vicepremier e ministro dell'Interno, rassicura sui conti della manovra. E parlando a Radio Radicale promette: "Non ci saranno né patrimoniali né prelievi dai conti correnti degli italiani".  A chi chiedeva se il governo stesse immaginando interventi drastici in caso di peggioramento dei conti italiani, Salvini spiega: "Non chiederemo le fedi nuziali per salvare il Paese e non abbiamo intenzione di prelevare dai conti correnti. Fa tutto parte della fantasia".

E a proposito dell'incontro ieri al Quirinale, il leader leghista ha precisato di non aver visto "il presidente della Repubblica assolutamente preoccupato" e ha aggiunto che "si leggono sui giornali ricostruzioni fantasiose, fantascientifiche e incredibili mai ascoltate, ma è il bello della libertà di stampa e di parola che va sempre tutelata". Sulla manovra ha detto che: "Faremo l'esatto contrario di quel che ha fatto Montì perché questa è una manovra che investe sul futuro, sulla crescita e sui giovani".

Forza Italia: "Chi si scusa si accusa"

Tornando alle promesse di non prevedere patrimoniali o prelievi dai conti, ecco la reazione dell'azzurro Sestino Giacomoni, vicepresidente della Commissione finanze della Camera: "Se Salvini e la Lega sentono l'esigenza di dire pubblicamente che non ci saranno patrimoniali e prelievi dai conti correnti degli italiani, vuol dire che qualcuno al ministero dell'economia, su indicazione dei 5 stelle, sta lavorando a questa ipotesi. Insomma, excusatio non petita, accusatio manifesta. Chi si scusa si accusa. Un motivo in più per chiedere alla Lega di fermarsi finché è in tempo. Non possono con i voti del centro-destra approvare le politiche vetero comuniste dei grillini".