Venerdì 8 Novembre 2024
LETIZIA MORATTI *
Politica

L’insegnamento di Silvio: ottimismo e barra dritta per guidare i mutamenti

Il sistema internazionale è in crisi, con istituzioni sovranazionali deboli. L'Europa è sfidata economicamente e nella sicurezza. Forza Italia vuole riportare al centro la dignità della persona e i valori cristiani per contrastare il populismo.

L’insegnamento di Silvio: ottimismo e barra dritta per guidare i mutamenti

L’insegnamento di Silvio: ottimismo e barra dritta per guidare i mutamenti

Il sistema internazionale, nato dopo la Seconda guerra mondiale, negli ultimi anni è precipitato in una crisi che coinvolge anche le istituzioni sovranazionali prive di autorevolezza e capacità di farsi ascoltare. La crisi ha uno degli snodi più importanti nell’Europa, debole e incapace di iniziativa. In difficoltà dal punto di vista economico, è stata sfidata, con l’invasione dell’Ucraina e il conseguente conflitto, anche nella sua capacità di garantire sicurezza ai Paesi membri. Questa debolezza, economica e politica, rischia di travolgere anche il nostro sistema di valori. Valori che hanno garantito pace, stabilità e benessere ai nostri cittadini e che adesso, se non rifiutati, vengono sviliti e ritenuti inutili dal populismo di estrema destra e di estrema sinistra. Nella burrasca si salva chi tiene la barra dritta e a fianco del pessimismo della ragione sa coltivare l’ottimismo della volontà, una delle più belle lezioni che ci ha regalato Silvio Berlusconi. Per Forza Italia, unico partito italiano aderente al Ppe, significa riportare al centro dell’azione politica la dignità della persona. Il cristianesimo ha portato al centro delle riflessioni politiche l’essere umano, la sua capacità di fare del bene, il suo libero arbitrio. Non più schiavi e padroni, non più caste o clan tribali dove l’individuo scompare, ma esseri umani, uguali e fratelli davanti a Dio. Quelli che sono definiti valori occidentali sono germogliati da questa feconda radice. I nostri padri non hanno edificato la nostra società su sabbia, ma su solida roccia. Nella tradizione neorinascimentale questo pensiero si consolida, dando supremazia alla persona e alla società civile, a differenza del pensiero hobbesiano che dà primato al concetto di Stato-nazione. La distinzione tra popolarismo e populismo ne è il risultato, con la differenza tra democrazia responsiva e responsabile. La prima si impegna secondo un programma, la seconda si fa carico del bene comune. È allora attualissimo l’appello ‘A tutti gli uomini liberi e forti’ di don Luigi Sturzo per la fondazione del Partito popolare. Un manifesto di grande spessore morale dove sono riportati in chiave politica i tratti etici e sociali della dottrina sociale della Chiesa: solido antidoto contro statalismo, partitocrazia e abuso del denaro pubblico. Una dottrina dello Stato democratico, nella cui costruzione hanno rilevanza i principi di libertà e giustizia. Quindi Individuo, Società e Stato nell’equilibrio tra esercizio legittimo delle libertà e sovranità. Riportare al centro la persona nel suo corretto rapporto con la collettività e con le Istituzioni significa rifiutare di mortificare l’individuo e di svuotare di significato la partecipazione democratica.

*Ordine del giorno presentato dalla presidente della Consulta nazionale di Forza Italia

al Congresso del partito