Lunedì 29 Aprile 2024

L’assoluzione di Bonifazi. La gioia amara di Renzi:: "Sette anni di fango. E nessuno ci chiede scusa"

Processo sullo stadio della Roma, scagionato l’ex tesoriere Pd, ora deputato Iv. L’ex premier: "Attacchi spaventosi contro me, la mia famiglia e i miei amici".

L’assoluzione di Bonifazi. La gioia amara di                       Renzi:: "Sette anni di fango. E nessuno ci chiede scusa"

L’assoluzione di Bonifazi. La gioia amara di Renzi:: "Sette anni di fango. E nessuno ci chiede scusa"

L’ex tesoriere del Pd, il deputato di Italia viva Francesco Bonifazi viene assolto. E puntuale esplode l’ira di Matteo Renzi. Il processo è quello relativo all’inchiesta del nuovo stadio della Roma: il vecchio progetto di Tor di Valle per cui i giudici del tribunale di Roma hanno condannato nove persone e ne hanno assolte dieci. Tra i condannati anche l’ex presidente dell’assemblea capitolina, Marcello De Vito (8 anni e 8 mesi di reclusione). Tra gli assolti, insieme a Bonifazi, l’ex assessore regionale Michele Civita e Davide Bordoni, segretario laziale della Lega.

Il senatore Matteo Renzi aveva subito suonato la carica, alla notizia. Ma poi si è messo in attesa. "Ho aspettato di vedere come i media scegliessero di dare la notizia dell’assoluzione del mio amico Bonifazi – dice il leader di Italia viva –. Qualche trafiletto, zero enfasi, nessuna intervista. La verità è che me l’aspettavo. Perché il fatto che Francesco fosse innocente non è una notizia: lo sapevano tutti".

Quindi l’ex premier torna sul punto centrale della questione. La campagna d’odio e di delegittimazione che, in questi anni, a suo parere ha messo in croce con una lunga trafila di inchieste giudiziarie amici e parenti. Obiettivo? Farlo cascare dalla testa del governo, farlo detestare dalla gente.

"La vera notizia è che in questi anni si è consumato contro di me e contro i miei amici un attacco spaventoso – incalza Renzi –. I miei parenti, i miei collaboratori, i miei amici sono stati indagati, perquisiti, qualcuno persino arrestato perché erano vicini a me. Solo per questo".

Aspettando il day after la rabbia di Renzi esplode su X. Era già successo, appena poche settimane fa, per le assoluzioni di suo padre Tiziano e del suo amico Luca Lotti.

Per il senatore "hanno inventato, con la complicità di alcune redazioni, finti scandali che non esistevano". Fa l’elenco: Tempa rossa, le banche popolari, Open, il finanziamento illecito, la Leopolda, Consip.

"Tutta roba buona per massacrarci nei talk show, ma dal punto di vista processuale non c’è mai stato nulla. Solo sette anni di fango sui media per colpire me e i miei, per azzopparci politicamente, per impedirci di crescere nei sondaggi", aggiunge. "Verrà un giorno – si toglie tutti i sassolini dalle scarpe Renzi – in cui ci sarà qualche editorialista, qualche pensatore, qualche voce libera che si domanderà come sia stato possibile tutto ciò. E che magari scriverà finalmente un commento. Verrà il giorno in cui qualche dirigente del Pd miracolato dalla mia segreteria e oggi silente davanti all’assoluzione di Bonifazi troverà il coraggio di fare tweet pubblici e non solo sms privati".

Aspetta sulla riva del fiume, Renzi. Perché continua. "Verrà il giorno in cui la destra che oggi è garantista si ricorderà di come Meloni e Salvini ci hanno attaccato sul piano personale in quegli anni, massacrando le nostre famiglie. E verrà il giorno in cui qualcuno si scuserà con noi nei talk show". "Verrà quel giorno – conclude amaro –, ma anche stavolta non è oggi. Anche stavolta tutti zitti, tutti a nascondere questa notizia che prova per l’ennesima volta che ci hanno massacrato mediaticamente, ma noi eravamo innocenti".

Ilaria Ulivelli