Mercoledì 24 Aprile 2024

Il Grande centro per ora non decolla Berlusconi si sfila e punta la Lega

Dopo lo stop di Brugnaro a Renzi, acque agitate nel partito di Toti. Il nodo resta la legge elettorale

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di Antonella Coppari

Se ne parla da oltre 20 anni. Tanto che l’attore Neri Marcorè ci costruì un tormentone nel 1996: "Vieni anche tu nel grande centro". Non si è mai concretizzato e rischia di non realizzare anche questa volta, benché le condizioni politico-ambientali sarebbero propizie. E tuttavia i centristi in comune sembrano avere ben poco. Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia, per esempio, al centro ci tiene sì, ma solo se sbilanciato a destra: "Sono premature le fughe verso Renzi: si deve ripartire dal centrodestra". Il governatore ligure, Giovanni Toti, la pensa all’opposto: "Le coalizioni sono finite: costruiamo un’architettura che prenda atto dei cambiamenti riunendo i moderati". Nel mezzo, si pone il senatore Gaetano Quagliariello: "Lavoriamo al progetto ‘Italia al centro’. Ce n’è l’esigenza, dopo la sbornia estremista". Senza navigare nel grande lago del centro, basta restare all’interno di Coraggio Italia per percepire la differenza.

Non si tratta solo di teorie, ma di scelte concrete. Per costruire una formazione di centro ci vuole una legge elettorale adeguata: per i politologi si tratta del proporzionale. Di cui né Berlusconi né Renzi vogliono sentir parlare. Come è possibile? Non ha dubbi Ettore Rosato (Iv): "La legge perfetta per fare il terzo polo è quella attuale". In ogni caso, continua, "decideremo il nostro futuro il 26 febbraio, nell’assemblea nazionale". Non che dentro Iv le acque siano del tutto tranquille: Gennaro Migliore, ex Sel, di ritrovarsi a braccetto con la destra non avrebbe tanta voglia: centristi sì, ma spostati a sinistra. Un Brugnaro rovesciato. "Ecco: alleati con Conte dopo averlo tirato giù, sai che trionfo", ironizza un renziano.

Ma chi sono i registi dell’operazione ‘Italia al centro’, federazione che dovrebbe vedere la luce con tanto di simbolo dopo le amministrative, anticipata in primavera da iniziative parlamentari? Tanti, forse troppi, e non solo i capi partito ma anche le vecchie volpi che compaiono poco ma sanno come muoversi: un nome per tutti, Clemente Mastella. Inossidabile, sopravvissuto a tempeste di ogni tipo. È stato uno dei principali artefici dell’operazione che mirava a portare Casini al Quirinale, come segnale della riscossa centrista. Mastella, che è sindaco di Benevento, è attivissimo, anche se assicura di non voler tornare in Parlamento. Neppure per lui la legge proporzionale è discriminante: "Conta solo se ci sono le preferenze". Il mio fiuto, avverte, non ha mai sbagliato: "Se restano le coalizioni con con un’area centrale presente, nessuno dei due poli vince al Senato. E saremo determinanti".

Eppure per quanto le sigle proliferino, la galassia centrista resta una nebulosa pulviscolare con una sola stella al centro: Forza Italia. Non è più la nave ammiraglia dei bei tempi, tuttavia nei sondaggi continua ad oscillare tra il 8 e il 10 per cento: la spina dorsale di qualsiasi partito centrista può essere solo la formazione di Silvio Berlusconi. E lui all’operazione non è interessato. Conferma Giorgio Mulè: "A noi interessa il centro del centrodestra. Siamo leali". Concetti che il Cavaliere ha ripetuto ai colonnelli azzurri riuniti ad Arcore. Il progetto che persegue è quello di staccare la Lega da Fd’I, spostarla al centro, depurarla da ogni residuo sovranismo per poi ricostruire una portaerei come la FI dei bei tempi con la truppa leghista e, almeno, nella sua fantasia, la tolda di comando a prevalenza azzurra. Un’operazione simile a quella che tentò con successo negli anni ’90 civilizzando la Lega di Bossi. Certo, allora la bilancia elettorale pendeva tutta a favore di Arcore, oggi è l’opposto. Non è una piccola differenza ma finché questo è il progetto di Berlusconi, quella centrista par destinata a restare una chimera. Certo: alle elezioni manca un anno che, nella politica italiana, vale un’intera era geologica. Tanto che Renzi profetizza: "Fino al voto ci saranno sconvolgimenti enormi".