Sabato 9 Novembre 2024
ALESSANDRO D’AMATO
Politica

Il discorso di Mattarella: "Shoah abominevole. Israele non neghi lo Stato ai palestinesi"

La condanna del presidente: Auschwitz fu un orrore assoluto senza precedenti. Di Segni, presidente Comunità ebraiche: "Preoccupati per l’odio anti Israele".

Roma, 27 gennaio 2024 – "La storia della deportazione e dei campi di concentramento non può essere separata dalla storia delle tirannidi fasciste in Europa: ne rappresenta il fondamento condotto all’estremo, oltre ogni limite della legge morale che è incisa nella coscienza umana".

Il discorso di Mattarella: "Shoah abominevole. Israele non neghi lo Stato ai palestinesi"
Il discorso di Mattarella: "Shoah abominevole. Israele non neghi lo Stato ai palestinesi"

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella usa le parole di Primo Levi per il suo discorso sul Giorno della Memoria mentre Israele ha appena vissuto il 7 ottobre. Accompagnato dalla figlia Laura, dal presidente della Camera Lorenzo Fontana, dalla presidente delle comunità ebraiche in Italia, Noemi Di Segni, e con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il presidente del Senato, Ignazio La Russa, Mattarella dice che la Shoah è stata "il più grande e abominevole dei crimini" e Auschwitz "un orrore assoluto senza precedenti".

I giusti tra le nazioni

Poi il Quirinale ricorda i Giusti tra le Nazioni che "si ribellarono con coraggio e umanità al conformismo e all’ideologia imperante: donne e uomini, laici e religiosi, partigiani e appartenenti alle forze dell’ordine, funzionari dello Stato, intellettuali, contadini. Accomunati dal coraggio, dalla rivolta contro la crudeltà, dal senso di umanità. C’è chi ha nascosto e protetto, chi ha falsificato documenti e liste, chi ha aiutato a espatriare. Migliaia di gesti, grandi e piccoli, di rivolta contro il conformismo e l’ideologia imperante". Tra questi Giorgio Perlasca e Gino Bartali. Poi un "pensiero affettuoso" a Liliana Segre a ottant’anni dalla sua deportazione e l’attacco al negazionismo: "Il torto maggiore è negare le colpe".

Due popoli, due stati

Ma se la strage del 7 ottobre "replica gli errori della Shoah", il presidente della Repubblica avverte anche Israele: "Coloro che hanno sofferto il turpe tentativo di cancellare il proprio popolo dalla terra sanno che non si può negare a un altro popolo il diritto a uno Stato". Mentre "una reazione con così drammatiche conseguenze sui civili, rischia di far sorgere nuove leve di risentimenti e di odio", dice parlando di Gaza. Ma nel mondo tornano anche "pericolose fattispecie di antisemitismo: del pregiudizio che ricalca antichi stereotipi antiebraici, potenziato da social media senza controllo e senza pudore". Ma le comunità ebraiche "sanno che l’Italia è la loro casa e che la Repubblica, di cui sono parte integrante, non tollererà, in alcun modo, minacce, intimidazioni e prepotenze nei loro confronti".

L’intervento di Noemi Di Segni

Poi interviene anche Di Segni: "Occorre chiarire con sottotitoli in tutte le lingue che le immagini del 27 gennaio sono solo e unicamente della Shoah, che quelle del 7 ottobre e degli atti vissuti in questi mesi sono un tunnel sotterraneo che ci farà uscire ad Auschwitz se non si vigila seriamente", dice. E ancora: "Come si celebra il Giorno della Memoria se ci sentiamo dire che i lager sono in Medio Oriente e il gas è quello della cultura ebraica, se la difesa è diventata genocidio?". Infine, il monito: "L’Italia deve portare dentro di sé l’immagine scolpita della memoria e di chi ne è ancora testimone".