Mercoledì 24 Aprile 2024

Referendum, il Sì fa un'altra gaffe. Gerusalemme è in Palestina

L'errore nella lettera indirizzata agli italiani in Israele. La comunità ebraica si infuria

Il premier di Israele Netanyahu (Ansa)

Il premier di Israele Netanyahu (Ansa)

Roma, 15 novembre 2016 - Come far imbestialire un’intera comunità di italiani all’estero che invece avresti voluto avere al tuo fianco nell’ultimo miglio fino alla vittoria del «sì». Capita, certo, di sbagliare strategia, ma quella messa in atto dal «comitato del sì» con la comunità ebraica italiana supera i peggiori pronostici. «Colpa» dell’Aire, l’anagrafe degli italiani residenti all’estero, secondo cui Gerusalemme si troverebbe in Palestina, fatto che ha convinto il comitato ad inviare le lettere agli italiani in Israele con indirizzo «Gerusalemme, Palestina».

Dopo il refuso nell’indirizzo del Comitato referendario ‘Basta un sì’, trasformato in ‘bastausi.it’, in una lettera inviata agli italiani all’estero, arriva un’altra gaffe, questa volta finita sui giornali locali. «Gerusalemme – si leggeva ieri su un post su Moked, il portale dell’ebraismo italiano – dove sta? Secondo l’indirizzario dell’Aire, si trova ancora nella Palestina del «Mandato britannico». Una curiosa questione emersa in seguito ad alcune segnalazioni di esponenti della comunità degli Italkim, i cittadini italiani che abitano in Israele, destinatari di una missiva che ha un sapore antico. Comunque fuori dalla storia e da ogni forma di buon senso, visto che «sono passati 68 anni e mezzo dalla fondazione di uno Stato ebraico». Questo «errore di catalogazione nel database», ha scritto ancora Moked, ha avuto «come sgradevole conseguenza che chi tra gli Italkim vive a Gerusalemme abbia ricevuto del materiale sul prossimo referendum inviato al corretto indirizzo di casa, ma con una fuorviante indicazione geografica sullo Stato di residenza: Palestine, invece di Israele». «Sono rimasto basito», ha commentato Jacopo Mascetti, libero docente di letteratura all’Università di Bar Ilan, da 20 anni in Israele. In Italia la Lega ha cavalcato la gaffe. «Con questo madornale errore – sostengono Calderoli e Grimoldi – Renzi si è giocato i pochi voti che magari avrebbe potuto raggranellare a Gerusalemme. E questi esperti di geografia sono quelli che avrebbero riscritto la Costituzione?».