Domenica 5 Maggio 2024

“Lei è ebrea?” alla senatrice Ester Mieli su Radio Anch’io. Scoppia un nuovo caso in Rai. FdI: “Inaccettabile”

Fratelli d’Italia solleva il caso in Commissione Vigilanza. L’ad Sergio telefona alla senatrice per porgerle le scuse. Usigrai: “No a strumentalizzazioni delle parole del giornalista Zanchini”. Il conduttore: “Sono mortificato, da sempre amico di Israele”

La senatrice di FdI Ester Mieli (Ansa)

La senatrice di FdI Ester Mieli (Ansa)

Roma, 24 aprile 2024 – Scoppia un nuovo caso in Rai dopo la bufera Scurati. “Ma lei è ebrea?” ha domandato questa mattina il giornalista Giorgio Zanchini alla senatrice di FdI Ester Mieli nel corso della trasmissione Radio Anch’io su Radio1. Tema della puntata gli scontri degli ultimi giorni tra manifestanti pro Palestina e le forze dell'ordine. Ester Mieli ha chiesto al conduttore il perché di questa domanda,  ricordandogli di essere una cittadina italiana e senatrice della Repubblica. Al che il giornalista ha tentato di giustificarsi, prima citando la precedente intervista a una studentessa che avrebbe detto di protestare non perché antisemita, ma perché antisionista, e poi parlando di “sensibilità diverse” sulla questione. 

FdI ha subito sollevato il caso in Commissione Vigilanza definendolo “inaccettabile”. La parlamentare Augusta Montaruli ha denunciato il fatto e ha proposto di ascoltare i vertici Rai anche su questo punto, ipotizzando di convocare il conduttore Giorgio Zanchini. Di fronte a questa posizione, l'opposizione ha chiesto di riconsiderare l'audizione di Paolo Corsini e Serena Bortone sul caso Scurati, ritenendo che si usino “due pesi e due misure”. La parlamentare di FdI ha sottolineato che quanto avvenuto a Radio Anch'io rappresenta “un caso gravissimo”, che “rasenta l'antisemitismo”.

L’ad Roberto Sergio ha chiamato la senatrice per porgerle le sue scuse. Nel frattempo esce una nota del CdR Giornale Radio Rai e Esecutivo Usigrai sul nuovo caso: “A chi oggi attacca senza motivo il lavoro scrupoloso e attento di un professionista come Giorgio Zanchini diciamo di ascoltare l'intera puntata di Radio Anch'io, programma da lui condotto su RadioUno, invece di estrapolare dal contesto una frase che da sola si può prestare a una lettura strumentale su temi delicati e complessi come l'antisemitismo e l'antisionismo. Nessun pregiudizio, nessun intento discriminatorio si ritrovano nel ragionamento seguito da Zanchini, che peraltro si è detto dispiaciuto dell'accaduto, nella trasmissione. Semmai, la ricerca di tutti gli elementi utili all'analisi per dare voce a ogni opinione, come sempre fa Radio Anch'io. Per questo siamo al fianco del collega, contro ogni attacco lesivo alla sua professionalità”.

Lo stesso presentatore spiega di “essere mortificato”. E porge le scuse alla senatrice. “Ma fare passare me per un antisemita non lo merito. E' ingiusto, scorretto. Ho vissuto quattro anni a casa di ebrei, sono stato inviato, embedded, con l'esercito israeliano. Sono un amico di Israele. Lo rimango e lo sarò sempre", ha replicato Giorgio Zanchini interpellato da ‘Il Foglio’.