Giovedì 10 Ottobre 2024

Elezioni Basilicata, Speranza: “Ricevo ancora minacce di morte dai no vax, ho chiesto di non essere candidato”

Il deputato lucano del Pd: “Pago le conseguenze dell’essere stato ministro della Salute durante la pandemia di Covid”

Il deputato dem Roberto Speranza alla Camera (Ansa)

Il deputato dem Roberto Speranza alla Camera (Ansa)

Potenza, 19 marzo 2024 – Ancora troppi "insulti quotidiani e minacce di morte dalla galassia no vax". Questo il motivo per cui Roberto Speranza ha deciso di non candidarsi alla presidenza delle Regione Basilicata. La spiegazione arriva via Facebook a pochi giorni dalla sofferta scelta da parte del campo largo del centrosinistra del nome (Piero Marrese) che lo rappresenterà alle elezioni del 21 e 22 aprile. "Ho letto alcune ricostruzioni, a mio giudizio insensate, che partono però sempre da una rimozione di fondo che per me è inaccettabile: cosa ha significato e quali siano le conseguenze dell'essere stato ministro della Salute durante la pandemia da Covid 19", dice il deputato lucano del Pd, spiegando di sentire "il dovere di chiarire" perché non ha dato la sua disponibilità.

Approfondisci:

Basilicata, Azione va a destra. Un caso le parole di Pittella: "Pd e 5 Stelle ci vogliono morti. Noi trattati come gli ebrei"

Basilicata, Azione va a destra. Un caso le parole di Pittella: "Pd e 5 Stelle ci vogliono morti. Noi trattati come gli ebrei"

"Sono – aggiunge Speranza – continue le istigazioni all'odio personale sui social e anche da parte di un pezzo limitato ma molto rumoroso del mondo editoriale. Questo clima, ulteriormente peggiorato da quando è stata annunciata la commissione parlamentare d'inchiesta sul Covid, mi costringe ancora a vivere sotto scorta con tutto ciò che questo comporta per me e per i miei cari. Con queste argomentazioni, essenzialmente di natura personale – prosegue – ho chiesto ai due leader di Pd e 5 stelle di non considerare la mia disponibilità a candidarmi alla guida della Regione per le prossime elezioni".

E prosegue: "L'ho fatto anche per rispetto alla terra che amo, la mia Basilicata. Chi si candida a guidarla deve essere pronto a dare tutto se stesso, 24 ore al giorno, anteponendo questa funzione ad ogni altro pensiero o preoccupazione. Proprio come ho fatto io negli anni da ministro – conclude –. Candidarsi a guidare una regione è una scelta di vita che richiede un impegno totale. Giudico offensivo anche solo pensare ad un lavoro part time come qualcuno sembrerebbe suggerire".