Uno stallo che da Roma arriva sui territori, a Regioni e Comuni al voto. Dal Piemonte alla Basilicata, al dopo Decaro a Bari sono tante le realtà ‘congelate’ dalla difficoltà di chiudere alleanze. Tra Pd e 5 Stelle, innanzitutto. Con qualche eccezione. Ieri a Perugia il centrosinistra ha ufficializzato la candidatura a sindaca di Vittoria Ferdinandi: 37 anni e nota per il suo ‘Numero zero’, ristorante ‘inclusivo’ in cui lavorano ragazze e ragazzi che soffrono di disturbi mentali. Un’attività che le è valsa la nomina da parte del presidente Sergio Mattarella di Cavaliere della Repubblica nel 2020. A sostenere la sua candidatura Pd, M5s, Avs, Psi, Civici umbri, Demos. In Piemonte una rilevazione assegna l’azzurro Alberto Cirio in vantaggio col 51%. Ma una coalizione Pd, M5s e ‘centristi’ seguirebbe a col 49. L’alleanza ‘giallorossa’ da sola non basterebbe. Ma al momento non c’è ancora neanche quella. E se sulla Basilicata Pd e M5s non trovano un’intesa a Bari la situazione resta fluida. Diversi i nomi in campo. I due più forti: Vito Leccese, candidato Pd e delle liste civiche vicine al sindaco uscente Antonio Decaro e al presidente Michele Emiliano, e quello dell’avvocato penalista Michele Laforgia che potrebbe essere appoggiato da M5s, Psi, Sinistra Italiana e civiche.
PoliticaDal Piemonte a Bari tra Pd e Cinquestelle vince il caos: intese in affanno