Il salva-case di Matteo Salvini è stato subito bollato dalle opposizioni come un nuovo
condono edilizio. "Che altro ci si poteva aspettare da Salvini se non l’ennesimo annuncio di
condono edilizio? Lo chiama ‘pace edilizia’ ma in realtà è la promessa elettorale per sanare abusi e ristrutturazioni illecite", afferma Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati. Per Francesco Boccia (in foto), presidente del gruppo del Pd al Senato, è "il vecchio vizio della destra, un classico: un condono non si nega a nessuno, specie in campagna elettorale". Angelo Bonelli, deputato di Avs e portavoce di Europa Verde - Verdi, parla di norma "salva-Lega", accusando che si tratta "di un condono". Le associazioni di categoria però difendono le misure, respingendo le critiche. Confedilizia esprime "apprezzamento" sulle linee guida. "Si tratta di un insieme di misure di cui condividiamo l’impostazione, finalizzate a garantire più certezze ai proprietari e a facilitare la commercializzazione degli immobili", afferma il presidente Giorgio Spaziani Testa. "Non si tratta di un condono, il provvedimento mira a risolvere piccole difformità di natura formale all’interno delle case, difformità ante 1977, si tratta di cose assolutamente minimali interne agli alloggi", spiega il vicepresidente dell’Ance, Stefano Betti, specificando che "è un provvedimento interessante nel breve termine, ma è una goccia nel mare rispetto alle soluzioni che bisogna trovare nel medio e lungo termine".