Antonio Mazzeo (Pd), presidente del Consiglio regionale della Toscana, che cosa l’ha spinta a giocarsi la carta per l’Europa?
"L’Europa è la nostra casa, il nostro futuro. Oltre il 60% dei decreti legislativi italiani “nasce” a Bruxelles. Faccio un esempio concreto: in Toscana oltre 13mila famiglie hanno l’asilo nido gratis grazie ai fondi sociali europei. C’è bisogno di questo: welfare, crescita e lavoro sicuro e dignitoso".
Che cosa porterà a Bruxelles della sua esperienza amministrativa in Toscana?
"Le buone pratiche promosse dalla nostra regione come quella dello psicologo di base che sogno possa essere estesa a tutti i cittadini europei. Poi serve la concretezza di chi tutti i giorni prova a dare risposte ai cittadini. Lo dico da presidente del Consiglio regionale che ha girato tutti i comuni della Toscana. Se lasciamo l’Europa solo alle città, alle metropoli connesse, l’Europa sparisce".
Il governo Meloni spinge per il premierato. Che ne pensa?
"Con premierato e autonomia differenziata la destra vuole spaccare l’Italia in due e imporre la donna sola al comando. Questa riforma attacca i diritti delle minoranze, indebolisce il ruolo del presidente della Repubblica, umilia il Parlamento. La Meloni ha trasformato la riforma della Costituzione in uno show tv con Pupo e Iva Zanicchi".
Crede sia necessario per l’Europa dotarsi di un esercito comune?
"Serve una difesa comune perché il rischio della neutralità a ogni costo è quello di essere poi giudicati per quello che non si è fatto. Ma vorrei anche promuovere un ‘Corpo di Pace Europeo’, un corpo diplomatico dell’Ue composto da personalità internazionali di spessore e valore riconosciuto. E raccolgo l’appello lanciato dal presidente di Rondine Franco Vaccari che era anche il sogno di David Sassoli: una classe di ragazzi europei che impara col metodo Rondine su come evitare i conflitti o risolverli in maniera non violenta".
Un flash su due candidati le cui parole fanno discutere: Tarquinio.
"Quello che ha detto sull’aborto me lo sarei aspettato da Vannacci. La destra vuole smantellare la 194 e invece noi dobbiamo dire chiaramente che non si tocca".
L’altro lo ha citato lei: Vannacci.
"Sono orgoglioso di rappresentare un’altra storia, opposta alla sua. Una storia di antifascismo, uguaglianza, rispetto, pace. Noi siamo l’Europa della speranza, lui quella della paura".
Antonio Passanese