Bologna, 29 ottobre 2023 – Onorevole Maria Elena Boschi, Italia Viva, come giudica la manovra che sta licenziando il governo?
"Non sappiamo ancora cosa ci sia nella legge di Bilancio perché, nonostante la conferenza stampa roboante della Meloni di undici giorni fa, Tajani ha ammesso che non c’è ancora un testo. Ma si annuncia come la manovra delle tasse".
Al contempo sono stati annunciati aiuti alle famiglie e alle madri lavoratrici.
"Ma aumentano l’Iva su pannolini, latte in polvere, addirittura sugli assorbenti per le donne. E come se non bastasse l’inflazione, Meloni fa aumentare ancora i prezzi sui beni di consumo quotidiano per donne e bambini. Alla faccia del sostegno alle famiglie".
Sarete d’accordo perlomeno sull’addio definitivo al Superbonus 110...
"Abbiamo criticato dal primo giorno il Superbonus. Sapevamo che uno strumento utile, pensato e scritto nel modo sbagliato dall’allora premier Giuseppe Conte, sarebbe diventato un disastro per i conti pubblici. Non possono pagare famiglie e imprese oggi, però, gli errori di Conte di ieri".
Dopo la tassa sugli extraprofitti bancari, sono stati paventati i prelievi forzosi sui conti correnti, poi smentiti. Cosa ne pensa?
"Anche qui siamo alle barzellette. Nelle bozze c’era una norma che consentiva allo Stato di mettere le mani sui conti correnti dei cittadini. Ora, la Meloni annuncia con un tweet che la cancella. Abbiamo chiesto al presidente della Repubblica Mattarella di verificare il rispetto delle regole da parte del governo. Non si può fare un consiglio dei Ministri per approvare una manovra e poi cambiarla chissà come e dove".
Italia Viva, insieme a esponenti Pd come Crisanti, si è detta contraria alla norma che mette sotto la lente gli incentivi per il rientro dei cervelli dall’estero. Cosa non vi convince?
"Con il governo Renzi abbiamo previsto delle agevolazioni fiscali per gli italiani all’estero che vogliono tornare in Italia. Arriva il governo Meloni e da’ un bel colpo di spugna anche su quello, rendendo più difficile e costoso il rientro. E poi si riempiono la bocca con la fuga dei cervelli".
In generale, riferendosi alla manovra, Matteo Renzi ha parlato di effetti economici devastanti nei prossimi mesi. Non le sembra esagerato?
"No. Purtroppo la situazione internazionale preoccupa, prima di tutto per le sofferenze di intere popolazioni, ma anche per gli effetti economici. In questo quadro, servirebbe un governo serio e capace di mettere in campo delle misure per prevenire una crisi economica. E invece litigano su tutto, aumentano le tasse e non spendono i soldi del Pnrr. Per non parlare delle pensioni".
La manovra in ogni caso si preannuncia blindata, con emendamenti preclusi anche alla maggioranza. Italia Viva come si comporterà?
"Noi faremo le nostre proposte. È gravissimo che il Governo abbia già annunciato che non ci saranno modifiche in Parlamento. Una cosa mai vista. Hanno già abolito di fatto il bicameralismo. Ora vogliono addirittura chiudere il Parlamento. Mi auguro che i presidenti di Camera e Senato intervengano".
Nel frattempo al Senato si sta consumando un divorzio difficilissimo tra voi e Azione, il partito di Calenda. Molti italiani, anche tra chi vi ha votato, si chiedono: era proprio necessario?
"Dovreste chiederlo a Calenda. È lui che dopo aver chiuso con il progetto del partito unico, ha detto ovunque che mai avrebbe fatto una lista insieme a Italia viva alle europee. A noi non resta che prenderne atto".
Come vede il futuro del governo?
"Le divisioni del governo sono sempre più evidenti. Meloni passa più tempo a fare del vittimismo che a governare.
E le opposizioni?
"Il problema è che Conte e Schlein non sono considerati credibili al governo nemmeno dai loro. L’unica alternativa credibile riparte dal centro".