L’investimento, tutto privato (se ne occupa la holding di famiglia), potrà andare dai 50 ai 100 milioni di euro. Il posto dove far germogliare il “diamante” è già stato individuato: sarà una delle aree attorno al quartier generale di Illumia in via Carracci, un terreno – praticamente dietro Liber Paradisus – già di proprietà dell’azienda che opera nel mercato libero di luce e gas. Lì sorgerà il museo della cultura italiana, 12mila metri quadrati con aree per mostre permanenti, negozi, ristoranti, bar, parcheggi sotterranei e un auditorium da 800 persone. L'approfondimento nel nostro podcast.
Il Resto di BolognaIl museo dell’italianità