Certe vite, certe storie, fanno dei giri immensi e poi ritornano. Sembrano sparire per sempre e poi all’improvviso riappaiono. E diventano patrimonio comune di tutta una comunità e di un’intera nazione. A volte anche di due o tre. È quello che è accaduto ad Arpad Weisz, grande allenatore di calcio degli anni ‘30.
Il Resto di BolognaArpad Weisz, dagli scudetti con il Bologna ai campi di concentramento