Lunedì 29 Aprile 2024

Pompei, operatori del turismo in piazza: “Va salvata la stagione”

Presidio sotto la sede del Comune per circa 150 persone che lavorano nel settore turistico della Campania. Inviata lettera a De Luca: “Solleciti il Governo su vaccini e ristori”

(foto d'archivio)

(foto d'archivio)

Napoli, 1° maggio 2021 Imprenditori che gestiscono le strutture ricettive, lavoratori stagionali, operatori del trasporto turistico e anche qualche chef stellato: sono tutti scesi in piazza questa mattina a Pompei, in provincia di Napoli, per rappresentare il disagio del comparto del turismo, uno dei settori senza dubbio più danneggiati dal lockdown e dalla pandemia da Covid-19.

La protesta

Oggi Pompei, Amalfi, Capri Ischia e Sorrento, cinque ''piazze forti'' della proposta turistica campana hanno voluto fare sentire la loro voce. E lo hanno fatto con un presidio tenutosi sotto la sede del Comune di Pompei, a ridosso del santuario della città mariana: “La filiera turistica scende in piazza - hanno spiegato - per il sostegno alle famiglie, la dignità dei lavoratori di tutto il comparto e del trasporto turistico con l'obiettivo di arrivare ad una ripartenza in sicurezza”.

Dateci i vaccini, noi pensiamo al resto”

Salviamo la stagione, che nessuno resti indietro”, si legge in uno dei tanti messaggi contenuti nei volantini distribuiti oggi a Pompei. Gli argomenti principali sui cui vertono sono la necessità di una ripartenza sicura, la certezza sui ristori e l’efficacia della campagna vaccinale. Tanti anche gli striscioni preparati per l'occasione: “Inglesi, americani e tedeschi aspettano segnali credibili per venire da noi – c’è scritto -. Diteci pubblicamente cosa state facendo! Senza vaccini non si lavora: dateci i vaccini, organizzeremo noi il resto”. E ancora: “Chiusure alle ore 23 e poi alle 24? Si può fare, applicando controlli rigidi e sanzioni severe. A morire sia il Covid, non il lavoro”.

Lettera a De Luca: “Solleciti il Governo su ristori e vaccini”

Rosario Fiorentino, coordinatore del comitato ''Rilancio del turismo'' in Campania, ha scritto una lettera al presidente della Regione, Vincenzo De Luca, chiedendo “un tavolo di concertazione interassessoriale, finalizzato all'individuazione di azioni mirate a supportare gli operatori di tutti i settori del comparto turistico campano e dei lavoratori, nonché alla predisposizione di un idoneo piano di sicurezza. Il governo nazionale - ha sottolineato Fiorentino - ha più volte ribadito il proseguimento della campagna vaccinale in modo più sollecito e diffuso, e che una siffatta accelerazione avverrebbe in tempi brevi. Ciò nonostante, allo stato appare invece di solare evidenza come non vi siano dosi vaccinali in quantità sufficiente da poter procedere in tal senso”. Il comitato di coordinamento 'Rilancio per il turismo' ha invitato quindi il governatore campano “a sollecitare il governo affinché si ponga mano ad un piano di interventi a sostegno del reddito che siano al contempo idonei, efficaci e tempestivi; a tenere fede alle proprie reiterate rassicurazioni in ordine ad una prosecuzione maggiormente spedita e diffusa della campagna vaccinale”.

L’arcivescovo di Pompei: “La solidarietà vi spetta di diritto”

Anche il Monsignor Tommaso Caputo, arcivescovo di Pompei, ha scritto una lettera, indirizzata però agli operatori scesi oggi in piazza: “Sappiamo bene – ha scritto - che la pandemia non ha risparmiato nessuna delle nostre debolezze e continua a infierire anche sugli errori e sulle inadempienze di un passato che presenta, oggi, conti implacabili, forse anche ingenerosi. Il fermo forzato è stato certamente traumatico. Lo choc continua a essere enorme. È significativo – ha aggiunto il delegato pontificio - il richiamo che voi fate alla ricorrenza di San Giuseppe, patrono dei lavoratori, in onore del quale il Papa, con la lettera 'Patris corde', ha indetto uno speciale anno di celebrazione. Nel momento in cui le difficoltà sono ancora al centro della scena, a un settore come il vostro, la solidarietà spetta di diritto. È in sostanza una forma, e mai abbastanza congrua, di un risarcimento dovuto”, ha concluso.

Il pre-Covid

Prima della pandemia il turismo in Campania era uno degli elementi trainanti dell'economia regionale. Secondo un'analisi promossa dall'Istituto di ricerca su Innovazione e Servizi per lo sviluppo del Consiglio nazionale e presentata alla Borsa Mediterranea del turismo di Napoli nel 2019, nel 2018 gli arrivi e le presenze sono aumentati rispettivamente del 7,7% e del 3,3%, che in valore assoluto corrispondono circa 6.075 milioni e 21.132 milioni.