Giovedì 18 Aprile 2024

Napoli, traffico di marijuana sul dark web con pagamenti in Bitcoin

Nove giovani sono stati denunciati dalla Guardia di Finanza: acquistavano droga sul dark web per sfuggire ai controlli, sono stati scoperti grazie ad alcuni messaggi su uno smartphone

Auto della Guardia di Finanza

Auto della Guardia di Finanza

Napoli, 3 giugno 2021 - Un gruppo criminale di nove persone, tutte giovanissime, e un commercio di hashish e marijuana su internet con pagamenti in Bitcoin. Lo ha scoperto e smantellato la sezione antidroga della Guardia di Finanza di Napoli.

Le indagini

Tutto era iniziato quando le Fiamme gialle avevano trovato su uno smartphone di uno degli appartenenti al gruppo, all’epoca composto solo da minorenni, alcune conversazioni sospette, che hanno permesso di ricostruire dieci episodi di acquisto di stupefacente tra giugno 2016 e giugno 2017.

Gli indagati, secondo gli investigatori della Guardia di Finanza, si sarebbero avvalsi del dark web per acquistare la droga, usando criptovalute, come i Bitcoin, con lo scopo di dissimulare la tracciabilità dei pagamenti. La droga giungeva poi a destinazione tramite una società di spedizione, del tutto estranea all’illecito traffico, che consegnava le confezioni presso appositi punti di raccolta all’interno di esercizi commerciali abilitati al ritiro della merce. 

Lo spaccio di droga sul dark web

Il dark web, quello non accessibile dai comuni motori di ricerca e difficile da monitorare, è diventato da alcuni anni una delle nuove frontiere nello spaccio di droga, perché permette la connessione anonima e impossibile da rintracciare e i pagamenti avvengono sotto forma di pagamenti virtuali che sfuggono meglio ai controlli.

All’interno del dark web è possibile introdursi nei dark market, per scambiare qualsiasi tipo di merce illegale (droga, armi, farmaci, passaporti e documenti falsi, pornografia) e i dati vengono criptati in modo tale da rendere impossibile l’identificazione sia dell’acquirente che del venditore. Una realtà che, secondo gli investigatori, ha registrato un ulteriore sviluppo durante la pandemia.