Lunedì 29 Aprile 2024

Napoli, San Gennaro: l’arcivescovo ai candidati: “Al vostro fianco contro la camorra"

Nel giorno del miracolo, a pochi giorni dalle urne, l'arcivescovo di Napoli Mimmo Battaglia si rivolge anche ai candidati alle prossime elezioni comunali: “Solo chi ama la città saprà amministrarla”

Si ripete il miracolo di San Gennaro

Si ripete il miracolo di San Gennaro

Napoli, 19 settembre 2021 - Si scioglie dopo la pandemia, a pochi giorni dal voto, il sangue di San Gennaro, in un Duomo contingentato (nessun invito, solo posti a sedere fino ad esaurimento per via delle limitazioni dovute al Covid) rivolgendosi idealmente ai candidati sindaci in corsa per le elezioni amministrative del 3 e 4 ottobre, l'arcivescovo di Napoli, don Mimmo Battaglia, nell'omelia per la celebrazione del santo patrono della città ha affermato che la Chiesa di Napoli “sarà al vostro fianco ma solo a condizione che vi adoperiate realmente e senza ipocrisie nella difesa degli ultimi e nel servizio del bene comune”. E aggiunto: “Solo chi ama Napoli sarà capace di amministrarla. Solo chi sentirà di appartenerle potrà servirla”. “Fin da ora mi sento di dover dire – ha sottolineato don Mimmo - a coloro che il popolo napoletano sceglierà per questo ruolo di servizio e di amore, una parola chiara: sarò con voi in tutte le iniziative che mettono al centro la persona ed il bene comune, combatterò con voi tutte le battaglie autentiche per affermare i giusti diritti, vi starò accanto nella difesa delle istituzioni da ogni tentativo di infiltrazione camorristica e da ogni velleità affaristica”. Nel concludere l'arcivescovo ha detto che “la funzione delle istituzioni non è la promozione delle carriere politiche ma è il servizio del bene comunitario. Non mi stancherò mai di gridarlo: la politica non può essere semplice gestione dell'esistente ma è e deve essere progetto e tensione, sogno e profezia. capacità di vedere lontano. Napoli ha bisogno di un tempo nuovo”.

Non sono mancate le reazioni dei candidati sindaci in corsa per Palazzo San Giacomo alle parole di don Battaglia. “L'essenza di questa città l'ha espressa benissimo Don Mimmo Battaglia, il nostro arcivescovo: amiamo Napoli non facciamoci prendere dai luoghi comuni e dallo scoramento. Cambiare si può, io ci credo ancora. E come me i napoletani coraggiosi”, Catello Maresca, candidato del centrodestra a Napoli.

“L'invito alla buona politica e alla buona amministrazione lanciato con parole chiare e forti dall'arcivescovo va raccolto senza esitazione . 'Solo chi ama Napoli sarà capace di amministrala, solo chi sentirà di appartenerle potrà servirla’ ha detto dall'altare, aggiungendo che bisogna mettere al centro la persona e il bene comune, e difendere le istituzioni da ogni tentativo di infiltrazione camorristica e velleità affaristica. Accettiamo senza esitazioni il suo invito con l'umiltà di chi si mette al servizio della comunità e confidiamo nell'annunciata collaborazione della Chiesa napoletana affinché la politica non si esaurisca nella semplice gestione dell'esistente, perché, usando le parole di Battaglia che sottoscriviamo, la politica è e deve essere “progetto e tensione, sogno e profezia, capacità di vedere lontano, di osare un tempo nuovo”. Da laico devoto di San Gennaro e da candidato sindaco raccolgo pienamente il suo messaggio di speranza e di impegno costante per il bene di tutti i napoletani” così il candidato Antonio Bassolino.

Per Gaetano Manfredi candidato sindaco di centrosinistra, M5S e forze civiche. “L'appello di don Mimmo Battaglia ai candidati sindaco va colto pienamente. Sin dall'inizio il nostro percorso si è basato, infatti, sulla condivisione di valori fondamentali quali la legalità, la solidarietà e l'inclusione consapevoli delle enormi sfide che ci attendono nell'amministrazione pubblica. Napoli ha bisogno di più politica, quella al servizio dei cittadini, che non insegue la propaganda o la polemica ma si dimostra capace di dare le risposte necessarie. La città va amata con i fatti concreti, soprattutto alla luce delle sofferenze create dalla pandemia sanitaria ed economica. Tutte le Istituzioni, insieme alla Chiesa di Napoli, dovranno collaborare per il perseguimento del bene comune”.