Giovedì 16 Maggio 2024

Casal di Principe, crolla il tetto di un capannone: muore un operaio di 49 anni

La vittima è Francesco Petito di Cesa, nel Casertano. L'uomo, sposato e padre di due figli, era salito sull'edificio per un sopralluogo. Deceduto in ospedale dopo un volo di 7 metri. La procura di Napoli Nord ha aperto un fascicolo sull'incidente

Napoli, 8 novembre 2022 – È morto il 49enne Francesco Petito, l’operaio precipitato dal tetto di un capannone industriale a Casal di Principe, nel Casertano. L’operaio stava effettuando un sopralluogo, quando la struttura è crollata, travolgendolo. L’uomo, che ha fatto un volo di sette metri, era ancora vivo quando sono arrivati i sanitari del 118, ma i traumi riportati durante la caduta erano troppi gravi ed è morto poco dopo all’ospedale di Aversa.

La vittima è un operaio specializzato di Cesa, nel Casertano. La dinamica dell'incidente è in corso di accertamento da parte dei carabinieri della compagnia di Casal di Principe. La procura di Napoli Nord ha aperto un'inchiesta per accertare cause responsabilità. "La nostra comunità è stato colpita da un nuovo lutto, un nuovo decesso sul luogo di lavoro. Purtroppo ha perso la vita un padre di famiglia, nel mentre lavorava su di un cantiere. Francesco Petito, da tutti conosciuto a Cesa come un onesto lavoratore, ha perso la vita. Siamo vicini alla famiglia per questo immenso lutto", ha dichiarato il sindaco di Cesa, Vincenzo Guida, in un messaggio di cordoglio.

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Il sindacato: “Morte assurda”

“La morte di Francesco Petito è assurda, non la si può accettare”. Così in una nota la segretaria della Fillea-Cgil di Caserta, Irene Velotti, interviene sull'incidente mortale che ha coinvolto il 49enne operaio edile di Cesa, sposato con due figli. L’uomo è caduto da un'altezza di sette metri in seguito al cedimento del tetto durante un sopralluogo su un capannone industriale. Nel mirino della Velotti i controlli che mancano. “La provincia di Caserta resta un territorio poco presidiato – denuncia la sindacalista – soprattutto per quello che riguarda i controlli degli organi ispettivi circa la sicurezza nei cantieri edili. Le assunzioni di migliaia di ispettori del lavoro potrebbero ogni giorno evitare dei morti, ma le promesse di porre mano alla carenze di organico non sono mai state mantenute”.

“Se ci fossero gli adeguati controlli e le dovute sanzioni – ribadisce Velotti - si potrebbe evitare ad una moglie di restare vedova, a dei figli di restare orfani o a dei genitori di perdere un figlio. Francesco noi lo conoscevamo bene da anni – ricorda la segretaria casertana dei lavoratori edili – era uno di noi, un lavoratore attento, scrupoloso nel dovere ed esigente nel diritto. Era un lavoratore esperto, che lavorava da anni nel settore edile e da sempre contrario ad accettare proposte di lavoro non in regola, per questo ci contattava sempre per verificare la sua posizione retributiva e contributiva, era diventato un nostro amico, se non ci chiamava lo chiamavamo noi. Questa tragedia colpisce il nostro sindacato nel profondo per l'amicizia e la stima che tutti noi avevamo per Francesco. Saremo a fianco dei familiari per garantire loro il massimo della tutela”.