Padova, 24 settembre 2024 – Questa mattina la basilica di Santa Giustina a Padova è stata gremita per il funerale di Chiara Jaconis, la ragazza di 30 anni morta dopo essere stata colpita alla testa da una statuetta precipitata da un balcone a Napoli.
A presentarsi per l’ultimo saluto ben 2mila persone. Tra di loro ovviamente i famigliari, la mamma Cristina, il papà Gianfranco, la sorella e il fidanzato Livio, che era con lei al momento del tragico incidente.
La bara della ragazza, semplice e in legno, è adornata da un grande mazzo di girasoli. Poco lontano, un gonfalone del comune di Napoli listato a lutto: in questo modo l’amministrazione comunale partenopea ha voluto mostrare la sua vicinanza e il suo cordoglio.
Sono ancora molti i dubbi sulla morte di Chiara, a cominciare dalla responsabilità di quella statuetta precipitata ai Quartieri Spagnoli. Al momento dell’incidente, nell’appartamento in questione erano presenti sia degli adulti che dei minori: nel caso in cui fosse accertata la responsabilità di questi ultimi, non sarebbero comunque perseguibili.
Jaconis si è spenta dopo aver lottato due giorni in ospedale: l’operazione per decomprimere il cranio dal sangue non è stata sufficiente.