Venerdì 26 Aprile 2024

Torre Annunziata, arrestato ex vicesindaco e finanziere Luigi Ammendola

L’ex esponente del Partito Democratico nella giunta comunale di Vincenzo Ascione, è finito in manette con l’accusa di corruzione e sarebbe coinvolto nell’inchiesta sulle tangenti

Guardia di Finanza

Guardia di Finanza

Napoli, 3 Giugno 2021 – Luigi Ammendola, ex vicesindaco Pd di Torre Annunziata, è stato arrestato dalla Guardia di finanza di Napoli: l’accusa è di induzione indebita a dare o promettere utilità, reato che sarebbe stato commesso nella sua veste di vicesindaco ed assessore ai Lavori pubblici. È stato trasferito nel carcere di Poggioreale.

L’ex numero due della giunta oplontina sarebbe infatti coinvolto nell'inchiesta che il 28 dicembre 2020 ha portato all'arresto, in flagranza di reato del dirigente dell'Ufficio tecnico comunale, Nunzio Ariano, accusato di avere ricevuto dall'imprenditore Vincenzo Supino - titolare della impresa edile ‘Supino Group srl’ - una tangente di 10mila euro in contanti per l'affidamento diretto dei lavori di adeguamento di alcune scuole alla normativa di prevenzione contro il contagio da Covid-19. Ammendola abbandonò la giunta Ascione proprio in seguito a questo avvenimento.

L’indagine

Il primo aprile scorso, inoltre, un'altra ordinanza di custodia cautelare in carcere era stata emessa nei confronti dell'ingegner Ariano per lo stesso reato, relativo alla percezione - sempre da parte di Supino - di ulteriori somme di denaro per lo stesso appalto.

Come scrive il procuratore Nunzio Fragliasso, le successive indagini avrebbero consentito di accertare “il coinvolgimento, a pieno titolo dell'ex vicesindaco di Torre Annunziata nelle dazioni indebite delle somme di denaro erogate dall'imprenditore Supino all'ingegnere Nunzio Ariano, e di identificare nell'odierno arrestato la 'parte politica', evocata dall'imprenditore, alla quale era destinata la metà della tangente, che era stata concordata per l'affidamento diretto alla 'Supino Group srl,' con procedura di somma urgenza dell'appalto”.

L’accusa

Ammendola è quindi accusato “di avere indotto in concorso con l'ingegnere Ariano, il suddetto imprenditore a consegnargli indebitamente la somma di 20mila euro in contanti, materialmente erogata all'Ariano, e a promettergli altrettanto indebitamente un'ulteriore somma di denaro di 20mila euro a fronte dell'affidamento dei predetti lavori alla ditta del Supino”.

La Guardia di Finanza ha perquisito sia l'abitazione che l'ufficio dell’ex vicesindaco, mentre alla ‘Supino Group sr’ è stato vietato di contrattare con la pubblica amministrazione per un anno. “Provvedimento adottato - afferma il procuratore - in considerazione del concreto pericolo che la società possa beneficiare di altri analoghi episodi illeciti commessi a suo vantaggio. Le indagini, infatti, hanno permesso di accertare che, per effetto del pagamento della tangente, la ‘Supino Group srl’ ha ottenuto indebitamente, dal Comune di Torre Annunziata, l'affidamento diretto dei lavori nelle scuole, venendo così favorita rispetto ad altri potenziali concorrenti e ottenendo un vantaggio patrimoniale di rilevante entità rispetto al suo volume d'affari”.

Gallo, M5s: “Ora commissione d’accesso”

Sulla vicenda è intervenuto Luigi Gallo, deputato del Movimento 5 Stelle: “Se viene arrestato un ex vicesindaco che non è più in carica ad indagine ancora in corso o è per una possibile fuga, per reiterazione del reato o per inquinamento di prove – ha scritto in una nota stampa -. Se fosse per inquinamento delle prove sarebbe preoccupante perché significherebbe che i legami con la politica o con l'attuale amministrazione potrebbero essere ancora in piedi”.

Il pentastellato rinnova infine un appello: “Oggi più di ieri la richiesta di una commissione di accesso per Torre Annunziata, già rivolta al prefetto nelle settimane scorse in un incontro istituzionale, diventa sempre più attuale”, ha concluso.