Venerdì 3 Maggio 2024

Le alternative vegetali al retinolo

Il bakuchiol, la rosa canina ma anche la ben nota stevia; tutte erbe con proprietà antietà che rappresenteranno il futuro della cosmetica

Dalle bacche di rosa canina si estrae un olio che protegge la pelle

Dalle bacche di rosa canina si estrae un olio che protegge la pelle

Chi non ha mai usato prodotti contenenti il retinolo? Evitarlo è praticamente impossibile se si effettua una skin care quotidiana. È infatti uno degli ingredienti più popolari nel mondo della cosmetica grazie alla sua comprovata utilità nel prevenire l'invecchiamento delle cellule della pelle. Non a caso lo si può trovare in qualsiasi prodotto antietà, in concentrazioni differenti. Come ogni cosa però, ha le sue controindicazioni che vedremo tra poco. Da lì capiremo perché ci si sta impegnando nel trovare alternative al suo utilizzo e soprattutto scopriremo in che modo è stato e sarà rimpiazzato.  

Retinolo: pro e contro

Il retinolo stimola il rinnovamento cellulare e applica un'azione esfoliante che rimuove le cellule morte, contrastando così macchie, rughe e pori dilatati. Il suo intervento è particolarmente aggressivo, per tanto è sconsigliato a chi ha una pelle sensibile; in secondo luogo, è una molecola sintetica derivata dalla vitamina A. Non centro un bel biglietto da visita per il futuro, dove i protagonisti saranno prodotti sempre più green e naturali.

Le alternative al retinolo: il bakuchiol

 

L'alternativa più usata attualmente al retinolo è il bakuchiol, un prodotto derivato dai semi di Babchi, pianta molto nota in Asia, dove viene adoperata su larga scala nella medicina tradizionale cinese e indiana. Da questo vegetale infatti, si produce un'olio con proprietà antinfiammatorie, utili per rallentare il processo d'invecchiamento della pelle. Se usato insieme all'acido salicilico diventa un ottimo escamotage per combattere l'acne. È in grado anche di intervenire sul colore della pelle, uniformandolo e minimizzando le tanto odiate macchie dovute all'invecchiamento. Stimola nel contempo la produzione di collagene, elemento vitale per mantenere la pelle in salute.

Le alternative al retinolo: rose, rose e ancora rose

 

Delle moltissime varietà di rose che possiamo ammirare, due sono particolarmente efficaci quando si parla di prodotti antietà. Dalla rosa mosqueta, anche conosciuta come rosa balsamina, si estrae un olio dalle proprietà riparative eccezionali. Esso è in grado infatti di curare cicatrici da brufoli e acne e prevenire le smagliature. È utile anche per mantenere i capelli sani e per questo viene inserita anche in alcuni tipi di balsamo e shampoo. Anche la rosa canina è molto apprezzata nelle creme cosmetiche, soprattutto grazie all'estratto delle sue bacche che svolge un'azione protettrice e sfiammante sulle cellule, mantenendole idratate e riducendo le rughe con un'applicazione costante nel tempo. Una protezione a lungo termine che la nostra pelle apprezzerà.

Le alternative al retinolo: le altre piante

 

La stevia è un'alternativa molto popolare anche in cosmetica, oltre che in cucina. Le sue foglie, una volta trattate, rilasciano un olio dalla forte proprietà antiossidante, utile quindi a ritardare gli effetti dell'inevitabile decorso del tempo. In Sud America è molto popolare la Bidens pilosa, conosciuta anche come ago spagnolo o pico preto per via della larga diffusione in paesi di lingua ispanofona. Il suo estratto ha una funzione che combatte il fotoinvecchiamento, ovvero il danno alla pelle dovuto dalla quantità di raggi UV assorbiti da essa. Un dettaglio non di poco conto considerando come quest'ultimo si va ad aggiungere all'invecchiamento fisiologico dovuto all'avanzare dell'età, causando ancora più danni. Pelle secca, poco elastica, macchie e rughe sono tutte conseguenze evitabili con l'applicazione di creme derivanti dalla Bidens pilota. Questa pianta inoltre, viene usata anche per trattare la psoriasi.

Perché preferire i prodotti vegetali?

 

Il motivo principale riguarda l'aggressività verso la pelle. Il retinolo, come detto qualche riga fa, tende ad essere piuttosto difficile da digerire per le nostre cellule, causando a volte irritazione, bruciore e arrossamento, indebolendo l'epidermide ed esponendola all'azione degli agenti esterni. I prodotti vegetali come quelli citati nei precedenti paragrafi invece, sono più sensibili verso la pelle pur mantenendo la stessa funzione lenitiva e rigenerativa. Senza contare che una produzione sostenibile e interamente naturale ha un impatto pressoché nullo rispetto a una sintetica, quest'ultima necessaria per ottenere il retinolo.