'Laudato si'' è il titolo della seconda enciclica di papa Francesco, pubblicata nel 2015 e incentrata sul rispetto per l'ambiente e dedicata alla crisi ecologica e sociale del nostro pianeta. Nasce da qui la 'Laudato si' challenge', il primo contest per startup organizzato dal Vaticano e dedicato al sostegno e al finanziamento di progetti capaci di sviluppare strategie sostenibili per risolvere la crisi climatica globale entro il 2030.
PAPA FRANCESCO E LE STARTUP GREEN
Siamo già entrati nella fase più interessante dell'iniziativa promossa dal Vaticano, quella cioè che segue la scrematura iniziale: delle circa trecento aziende che si sono proposte, la selezione ha evidenziato nove startup, alle quali ora viene affiancato un team di esperti e che, grazie a un sostegno economico pari a 100mila dollari, devono realizzare nella pratica i loro progetti. Si va da filtri portatili per depurare l'acqua nel terzo mondo a sistemi per trasformare il fango tossico in energia e acqua.
IL CONTRIBUTO DEL VATICANO
I fondi per finanziare i progetti selezionati non sono stanziati direttamente da Città del Vaticano, ma da una serie di investitori internazionali e in particolare dai venture capitalist della Silicon Valley. Restano però l'imprimatur morale, la location per l'hub delle startup e la mentorship del cardinale ghanese Peter Turkson, che ha collaborato alla stesura dell’enciclica di Papa Francesco 'Laudato si''. A Peter Turkson si affiancano in qualità di program advisor Chade-Meng Tan di Google e Biz Stone di Twitter.
Ultimo dettaglio: le nove startup selezionate sono, in rigoroso ordine alfabetico, Aqus, Innov8tia, Mandulis Energy, Nokero Solar, Papr, Protrash, Rise, Scooterino e Smart Yields.
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