Venerdì 8 Novembre 2024
EVA DESIDERIO
Magazine

Valentino rosso shocking. Ricami, visioni, grandeur: finisce un’epoca. Piccioli lascia la Maison

Lo stilista a capo del brand da 8 anni, con creazioni monumentali e raffinatissime "Decisione congiunta", segnale dell’ennesima crisi nel mondo del lusso .

Valentino rosso shocking. Ricami, visioni, grandeur: finisce un’epoca. Piccioli lascia la Maison

Valentino rosso shocking. Ricami, visioni, grandeur: finisce un’epoca. Piccioli lascia la Maison

Il lusso trema, il nervosismo sui mercati e nelle sedi dorate delle maison internazionali cresce, le Borse franano, i titoli crollano, gli analisti contano sempre più dei creativi che sembrano soldati del loro esercito a tutto business. E la Moda? Subisce, soccombe, ansima, e non è tanto abituata ad adattarsi. Poi la bomba tre giorni fa col Gruppo Kering che anticipa di un mese i risultati del primo trimestre di questo anno e annuncia un calo del 10% per tutti i brand, maggiorato al 20% per Gucci che risente molto della fiacca sul mercato cinese.

L’ultima notizia preoccupante è arrivata ieri da Valentino con l’uscita, assicurano tutti consensuale, del direttore creativo Pierpaolo Piccioli, in atelier da 25 anni e da 8 alla guida del brand per l’uomo e la donna e, soprattutto, dell’alta moda che sa fare divinamente e con mano sempre più sicura. La decisione sta tutta in un comunicato cortese ma secco con, per fortuna, una nota molto umana e rispettosa di tutti coloro che hanno lavorato con lui: Pierpaolo, unico al mondo, ha sempre messo il nome della sarta o del sarto accanto al numero e alla descrizione dei modelli in passerella, capolavori dell’haute couture di Valentino. Abiti di sogno che escono tutti dall’atelier di Piazza Mignanelli a Roma, a poca distanza da via Veneto e da Piazza di Spagna dove nel 1960 Valentino Garavani con Giancarlo Giammetti hanno aperto la maison celebre per aver vestito Marella Agnelli e Jackie Kennedy Onassis, oggi Lady Gaga e stuoli di regine e principesse.

In pochi credono alla "decisione congiunta di interrompere la collaborazione" come si legge nella nota, anche perché negli ultimi mesi il tam-tam sul “resta o va via“ di PPP era abbastanza continuo, nonostante le magnifiche prove di artista della couture e di stilista a tutta contemporaneità, uomo di valori e di principi, uno dei primi a far sfilare tante modelle di colore in segno di inclusione perfetta. Un amore stilistico durato per Pierpaolo 25 anni in Piazza Mignanelli, prima come assistente, poi come direttore creativo insieme a Maria Grazia Chiuri e infine dal 2016 da solo al timone del brand con una immensa responsabilità che ha saputo lanciare in alto con una sapiente elaborazione di tradizione e visione del futuro. Premiato nel mondo, acclamato dai divi, scelto per i red carpet come pochi altri, con vestiti faraonici e ricamatissimi, preziosi come scrigni di brillanti, PPP è rimasto sempre il ragazzo arrivato ai vertici del lusso dalla natia Nettuno, dove ancora vive con la moglie Simona e i tre figli, sempre insieme alla cagnolina Miranda. Uomo di impegno sociale e di intuizioni felici come quella di lanciare al posto del classico rosso Valentino il rosa acceso, battezzato proprio PPP. "Non tutte le storie hanno un inizio e una fine, alcune vivono una specie di eterno presente che brilla di una luce intensa, così forte da non lasciare ombre", scrive Piccioli nel comunicato ufficiale di congedo che si chiude con il suo "grazie al signor Valentino e a Giancarlo Giammetti".

Una nuova organizzazione creativa per la Maison sarà annunciata presto. Intanto, coro di grazie da parte dei vertici della maison dal Ceo Jacopo Venturini al presidente di Valentino Rachid Mohamed Rachid, l’uomo nominato dal fondo Mahyoola del Qatar che fino a luglio scorso deteneva al 100% il brand dalla famiglia Al Thani. Ora nell’azionariato nel luglio 2023 è entrato Francois Henri Pinault, presidente di Kering, con un 30% di quote di Valentino che dovrebbero salire al 100% entro il 2028.