di Egidio Scala
Da oggi fino a domenica ModenaFiera ospita Play 2024 - Festival del gioco, la più importante manifestazione italiana dedicata ai giochi ’analogici’, da tavolo, di ruolo, di miniature, dal vivo e di carte.
La manifestazione coniuga il gioco con la riflessione culturale e ospita enti prestigiosi che hanno scelto il medium ludico per divulgare conoscenza, nel cinquatesimo anniversario della nascita dei giochi di ruolo: dall’Istituto Nazionale di Astrofisica a quello di Fisica Nucleare, dall’Istituto di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale fino al CICAP e alla Scuola IMT Alti Studi Lucca, oltre a cinque atenei italiani in cui il gioco è oggetto di studio (Università di Modena e Reggio Emilia, Bologna, Firenze, Genova, Torino).
Il festival è una grande ludoteca che si sviluppa su 28mila metri quadrati con oltre 200 espositori e altrettante novità editoriali, 2.500 tavoli di giochi da provare gratuitamente e più di 300 eventi in programma con grandi ospiti come David “Zeb” Cook, uno dei più grandi creatori di giochi di ruolo, proprio nel 50esimo compleanno di Dungeons & Dragons.
Fuga in mondi lontani o trasformazione fantasiosa di esperienze quotidiane. Soprattutto occasione di incontro e socialità. In un mondo pieno di schermi pare sempre più forte il bisogno di svagarsi senza per forza fissare un monitor, e i giochi analogici aiutano a cambiare prospettiva: i giochi da tavolo hanno conosciuto un rilancio di fama e diffusione, e il settore dei board game non è mai stato vivace quanto oggi.
I numeri sorprendono: secondo una ricerca di Polaris Market Research, nel 2024 il comparto vale oltre 18 miliardi di dollari e nel 2032 il giro d’affari supererà i 42 miliardi di dollari. Per avere ulteriori informazioni sull’evento cliccare su www.play-modena.it