Lunedì 29 Aprile 2024

Super Simo torna a citofonare "Credo nelle donne. E mi sposo"

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di Beatrice Bertuccioli

È sempre Super Simo, non fosse altro per quella sua inesauribile carica di entusiasmo ed energia. Trentacinque anni di televisione scanditi da 62 programmi, con molti successi e qualche passo falso, fedele alla massima: ‘crederci sempre, arrendersi mai’. E ora Simona Ventura è di nuovo ai nastri di partenza, affiancata dall’amica e collega Paola Perego, per la seconda stagione di Citofonare Rai2, la domenica dalle 11.15 alle 13, da oggi fino a giugno.

Simona, si rinnova l’intesa con Paola Perego che è qualcosa, sembra, di speciale.

"Non ‘sembra’, è così. Ci vogliamo bene e siamo veramente contente del nostro sodalizio, innanzitutto umano ma anche artistico. Nessuno credeva che potessimo andare d’accordo e invece ci piace stare insieme e siamo entusiaste di affrontare questa seconda stagione".

Qualcosa di raro perché in generale, forse, c’è più rivalità che solidarietà tra colleghe.

"Senza ‘forse’. Comunque dipende dalle donne. Noi siamo due donne intelligenti e quando le donne sono intelligenti si uniscono e fanno sistema. Ed è un bene per la nostra società e soprattutto per le generazioni future".

In tanti anni di televisione ha incontrato più solidarietà o rivalità da parte delle colleghe?

"Io ho fatto del bene a tutte. Non mi sono mai posta come rivale di nessuna. Ho anche aiutato alcune che poi si sono messe in competizione. Più che rivali, quindi, le considero irriconoscenti. Penso che la riconoscenza sia come neve al sole. Mia nonna mi diceva, fai del bene e dimenticalo, e io ho sempre seguito il suo insegnamento".

E lei è riconoscente?

"Se ho una dote, tra i miei tanti difetti, è quella di essere riconoscente. Lo sono nei confronti di tutti quelli che mi hanno dato un’opportunità".

Quale, tra i tanti programmi, le è rimasto più nel cuore?

"Sono stati tutti importanti perché rappresentano un momento della mia vita, positivo o negativo. A Quelli che il calcio sono stati undici anni meravigliosi: abbiamo creato una factory, lanciando dei giovani, dei nuovi personaggi. Ma è stata ugualmente importante anche L’isola dei famosi, un reality realizzato molto bene dalla Rai”.

Da conduttrice, per otto edizioni, a naufraga: un atto di coraggio e anche di umiltà?

"Anche in quel caso sono stata spinta dalla curiosità. È stata dura ma mi ha arricchita moltissimo e mi ha fatto vedere l’Isola dei famosi da un’altra prospettiva. È stato il mio primo passo verso una rinascita privata e professionale molto importante".

Com’è nato l’appellativo di Super Simo?

"È stata un’invenzione di Olivier François, all’epoca direttore marketing di una casa automobilistica per cui ho fatto per anni la testimonial. Negli spot indossavo un costume rosso, con tanto di mantello, da super eroina, e così è nata Super Simo".

Quali sono i superpoteri di Super Simo?

"Quelli comuni a tutte le donne che devono stare dietro al lavoro e alla famiglia".

La sua è una grande famiglia: due figli, Giacomo e Niccolò, avuti da Stefano Bettarini, e Caterina, ora sedicenne, presa prima in affido per aiutare una parente, e poi, nel 2014, adottata...

"L’arrivo di Caterina è stato qualcosa di inatteso e bellissimo, quando la famiglia era composta soltanto da me e i miei figli. Non ho fatto fatica, è stata una cavalcata meravigliosa. Caterina è un dono, io ci credo, che mi ha fatto il Signore, un grande regalo per la nostra famiglia. Che ora si è allargata, con il mio compagno, Giovanni Terzi, e i suoi figli. Siamo molto uniti, lo siamo sempre stati, e questo è meraviglioso".

Una super famiglia. Con Giovanni presto sposi?

"Sì, ma non lo diciamo troppo forte io e Giovanni perché ogni volta che l’abbiamo detto, è successo qualcosa, la pandemia o altro, che ci ha costretti a rimandare. Ma sì, nel 2023 ci vorremmo sposare".

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