
La famiglia DiMeo della comedy "Speechless"
Roma, 11 maggio 2017 - Come si fa a reagire alle gravi difficoltà della vita con il sorriso? Basta prendere esempio da Maya DiMeo, vulcanica mamma di un figlio affetto da paralisi cerebrale, protagonista della nuova serie comedy “Speechless”, in onda da domani, venerdì 12 maggio, alle 21,50, su Fox (canale 122 di Sky). La serie della Abc è firmata da Scott Silveri, già produttore e sceneggiatore di “Friends”, la sitcom per eccellenza, ed è considerata rivoluzionaria - così definita dalle riviste americane “Vulture” e “The Atlantic” - perché rombe il tabù delle disabilità. In America l'episodio pilota è stato seguito da oltre sette milioni di telespettatori.
La comedy ruota intorno alle vicende dei membri della famiglia DiMeo: Maya (Minnie Driver “About a boy”, nominata all’Oscar per “Will Hunting”) e Jimmy (John Ross Bowie, “The Big Bang Theory”) e i loro figli: l’atletica e ipercompetitiva Dylan (Kyla Kenedy), l’introverso Ray (Mason Cook), e JJ, figlio maggiore dotato di uno spiccato senso dello humor e affetto da paralisi cerebrale. Dopo l’ultimo di molti traslochi (la serie inizia con la famiglia che si trasferisce in una casa che cade letteralmente a pezzi) legati alla ricerca di condizioni più adatte alle esigenze di JJ, la famiglia DiMeo arriva in una nuova città dove la scuola promette di essere altamente inclusiva e aperta alle diversità. Qui, tra nuove sfide e tante difficoltà, JJ conoscerà Kenneth, un inserviente della scuola, intenzionato a dargli tutto l’aiuto possibile. Messa così, la storia dei DiMeo sembrerebbe un vero e proprio dramma. Ma Silveri è riuscito a raccontare la storia di una famiglia che affronta le avversità (anche economiche) con tutte le risorse disponibili. I DiMeo sono eccentrici, evitano tutti gli stereotipi e i sentimentalismi legati all’handicap. Il tema, infatti, è affrontato in modo delicato, se ne parla con leggerezza che, però, non è sinonimo di superficialità: JJ non porge il fianco alla commiserazione e al pianto, nonostante debba affrontare una vita diversa rispetto ai coetanei. Per rendere ancora più vero il personaggio è stato scelto Micah Fowler, 18 anni, affetto dalla stessa disabilità e già comparso in altre pellicole americane.