Dalle 2 di questa notte le trenta canzoni del Festival sono già in (altissima) rotazione su tutte le radio. E quella più inesorabile è con tutta probabilità “Un ragazzo una ragazza” dei The Kolors, smaniosi di riprendersi quell’airplay che in estate gli ha ritagliato un posto in paradiso con “Italodisco”. "È stato quel pezzo a darci la credibilità pop-funk che ci riporta al Festival" dice l’ideologo del trio Antonio “Stash” Fiordispino, affiancato dal tatuatissimo fratello Alex, batteria, e da Dario Iaculli, basso. "Ci sentiamo al 100% come non mai. Il nostro gol assoluto sta nel fatto che ora addetti ai lavori e non inizino ad accreditarci un ‘suono Kolors’, un’identità solo nostra".
In che genere vi riconoscete?
"Oggi la linea di confine tra pop indie e rock è talmente sfocata che non riusciamo a mettere barriere cerchiamo di avere la nostra fettina di torta piccolina, ma riconoscibile. Prendiamo tanto dal passato cercando di declinarlo a nostro modo se poi viene inteso in un modo o nell’altro, bene".
Il pezzo è un autentico tormentone. Non temete l’overdose?
"L’overload di streaming sarebbe un gran bel grattacapo da avere. Il sogno di tutti quelli che fanno pop".
Venerdì eseguirete il medley di canzoni di Umberto Tozzi con Tozzi.
"Attaccheremo con ‘Ti amo’, poi a ‘Tu’ fino a ‘Gloria’. Umberto ha chiesto un’esecuzione rigorosamente live perché ama l’improvvisazione e non vuole paletti".
Cosa c’è per voi dopo Sanremo?
"Intanto il concerto del 3 aprile al Forum. E il 20 giugno la replica a Roma. Stiamo preparando qualcosa di speciale perché è il nostro debutto ad Assago, quindi per noi un concerto evento. Una festa da fare insieme a tutte le persone che ci hanno accompagnati in questo percorso. Stiamo cercando di raccontare la band a 360 gradi, dagli inizi fino a questo Sanremo. Stiamo cercando di dare il massimo, sentiamo il dovere di restituire quello che ci è stato dato".
Altri progetti?
"Ci sentiamo pronti pure ad un tour internazionale perché grazie ad ‘Italiodisco’ abbiamo allacciato un bel rapporto con l’Europa. Quest’estate mentre in Italia passava il picco della programmazione di ‘Italodisco’ all’estero saliva, come dimostrato dai tre dischi di platino incassati in Polonia, da quelli in Lituania e in Svizzera. Ci ha scritto la polacca Blanka, che l’anno scorso ha partecipato all’Eurovisuon e ci siamo inventati una sua ospitata nel nostro videoclip".
A proposito, non succede, ma se succede… vi tocca l’Eurovision.
"Sarebbe un sogno. La cosa più bella del mondo per chiunque. E se c’è qualcuno che sostiene il contrario, mente spudoratamente".Andrea Spinelli