Martedì 8 Ottobre 2024
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Samuel Peron dopo ‘Ballando’ guarda al futuro: “Vorrei condurre uno show”

Samuel Peron lascia la squadra dei maestri di ’Ballando con le stelle’ dopo 18 stagioni. “Mi mancherà tutto il cast, nessuno eslcuso”

Samuel Peron, ballerino (Instagram)

Roma, 20 settembre 2024 – I numerosissimi fan resteranno delusi. Samuel Peron, dopo oltre 18 stagioni, lascia la squadra dei maestri di Ballando con le Stelle, il fortunato talent di Milly Carlucci pronto a fare ritorno su Rai Uno. Un addio pianificato da tempo. “Ballando è stata la mia università – racconta –. Mi ha permesso di imparare come ci si muove davanti e dietro le telecamere. Lavorare con Milly, una grandissima professionista, è stato un onore e un’opportunità di crescita senza pari, ma è giunto il momento di dare una svolta alla mia carriera. I ballerini sono come gli atleti e il latte (ride ndr). Hanno una scadenza. Ho dedicato una vita alla danza, ma ora devo pensare al futuro. La mia massima aspirazione sarebbe quella di condurre un programma. Lo avevo già confidato a Milly l’anno scorso quando sono sceso in pista, arrivando secondo, con Simona Ventura”.

Cosa le mancherà di più?

“‘Ballando con le stelle’ è una grande famiglia. Soffrirò l’assenza di tutto il cast, nessuno escluso. Dai colleghi ai tecnici, dalle sarte agli addetti alle pulizie. Mi mancherà il confronto con l’allieva di turno. Un’alchimia imprevedibile e multiforme, ogni volta diversa, che prende corpo e si sviluppa nel corso delle puntate”.

C’è una concorrente che le è rimasta nel cuore?

“Tutte le esperienze sono state ugualmente interessanti, ciascuna a suo modo. Ho iniziato a 23 anni e posso dire che insegnare a persone molto differenti tra loro, per carattere, età, professione e forma mentis è stato un percorso altamente illuminante. Un bellissimo viaggio nell’universo femminile dove ho conosciuto meglio le donne e le fragilità che si manifestano oltre l’apparenza”.

L’anno scorso ha vinto il ’Cantante mascherato’ e quest’anno ha partecipato all’Isola dei famosi, classificandosi al secondo posto. Due talent molto diversi fra loro.

L’Isola è stata un’esperienza forte, sia da un punto di vista fisico che psicologico. La lontananza dagli affetti e vivere senza sapere cosa stava accadendo nel mondo mi ha pesato davvero tanto. Ma la rifarei. Nel Cantante mascherato entrano in gioco le doti artistiche, anche se mantenere segreta l’identità fino alla fine, persino a chi lavora nel programma, è stato faticosissimo. Per non essere riconosciuto ho dovuto addirittura cambiare profumo”.

Ora cosa l’attende?

“Negli ultimi mesi ho trascorso molto tempo in famiglia, per recuperare il tempo perduto con Tania (Bambaci ndr) e nostro figlio. Sto comunque per ripartire in tournée con Historia, uno spettacolo teatrale dove danzo con Veera Kinnunen. Poi a febbraio reciterò in teatro in Ti amo... o qualcosa del genere. Una commedia di Diego Ruiz, con Milena Miconi e Tiziana Foschi, dove mi esibirò nella parte che è stata di Roberto Ciufoli. Vediamo cosa riesco a combinare”.

La recitazione è però da tempo nelle sue corde...

“Ho preso parte anni fa ad alcune fiction e serie televisive. Un’attività che avevo tralasciato e che sono felice di intraprendere nuovamente”.

In passato si è anche cimentato nella scrittura.

“Sì, in un libro di racconti scritto a quattro mani nato, dall’iniziativa della madre di un mio amico. Esperienza più che conclusa. Sono un cane a scrivere, (ride ndr) lascio il compito a chi è capace”.

Ha raccontato di essere stato bullizzato da bambino per avere scelto la danza. Secondo lei a che punto siamo?

“Purtroppo mi sembra che il pregiudizio nei confronti degli uomini che ballano sia duro a morire. Ho ricevuto di recente la lettera di una mamma disperata che mi chiedeva consigli a riguardo. Credo proprio invece che la danza andrebbe insegnata a scuola, come la matematica e l’italiano, perché è una disciplina che educa al rispetto degli altri e all’empatia”.

Amore e seduzione. Qual è il suo pensiero?

“L’amore è ciò che viene dopo la passione, è un progetto, un percorso di vita. La più alta forma d’amore secondo me è quella che si sperimenta con i figli. La seduzione è carisma e non passa necessariamente attraverso la bellezza fisica. É legata al modo di essere, di porgersi agli altri”.