Roma, 9 maggio 2025 – Leone XVI è entrato nella Cappella Sistina con la ferula in mano, il simbolo della guida papale che il mondo attendeva. Indossando le scarpe nere – il segno di vicinanza agli ultimi che fu du Bergoglio – la croce pastorale realizzata per Benedetto XVI e usata anche dal predecessore, papa Francesco.
È iniziata in inglese l’omelia che ha tracciato il solco del suo servizio alla Messa 'Pro ecclesia a Romano Pontefice' in Vaticano: poche parole a braccio per ringraziare i cardinali che l’hanno eletto – “Siamo una comunità” – e poi il discorso di fede in italiano. “Spesso chi crede è osteggiato e deriso in contesti in cui regna il dolore, in cui si preferiscono la tecnologia, il denaro e il potere”. Poi il senso della sua missione: “Farsi piccolo affinché resti Cristo, Dio mi dia questa grazia”.
Intanto il Vaticano ha reso noto i prossimi appuntamenti del Papa, tra i più importanti il Regina Coeli (al posto dell’Angelus) in San Pietro di questa domenica, la messa di inizio pontificato (18 maggio) e la prima Udienza Generale (21 maggio).
La linea è tracciata, il nuovo pontificato sarà sulla scia di Francesco. Lo dimostra anche la foto scelta da Prevost per il suo account di X (quello personale): l’abbraccio e lo sguardo affettuoso con Bergoglio, di cui è stato stretto collaboratore. Mattarella: "Fervidi auguri di un lungo e fecondo pontificato”. Meloni: “Guida e punto di riferimento”. Stanotte l’Empire State Building di New York è stato illuminato con i colori del Vaticano: “L’oro e il bianco brilleranno in onore di Papa Leone XIV, il primo Papa americano”.
La diretta di oggi dal Vaticano

"Ho scritto una lettera al Papa per invitarlo agli Internazionali BNL d'Italia". La conferma arriva direttamente dal presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel, Angelo Binaghi. Il cardinale Robert Francis Prevost, che ha scelto il nome di Papa Leone XIV, è un grande appassionato di tennis. Si è definito un praticante dilettante, anche se non ha avuto molte occasioni di giocare dopo il ritorno dal Perù, in cui ha esercitato prima come missionario e poi come vescovo, prima di essere richiamato nel 2023 e nominato Prefetto della Congregazione dei vescovi. "Se riuscirà a venire già in questa edizione non lo so, mi sembra molto, ma chi lo sa: nella vita succedono anche i miracoli" ha detto Binaghi in una nota della Fitp. "Sapevo che Papa Leone XIV e' un grande appassionato di tennis, per noi e' un orgoglio. Anche il fatto che abbiamo la nuova sede Fitp in un ex convento agostiniano, a Roma. Lo stiamo ristrutturando. Direi, non una, ma ben due coincidenze".
Per la messa di insediamento di Leone XIV, primo papa americano nella storia, potrebbe tornare a Roma il vice presidente degli Stati Uniti JD Vance, apprende l'Adnkronos. Accompagnato dalla moglie Usha, JD Vance, convertitosi al cattolicesimo nel 2019, era stato l'ultimo leader straniero a incontrare papa Francesco il sabato di Pasqua, due giorni prima della morte di Bergoglio. I media americani, subito dopo l'elezione ieri di Robert Prevost, hanno ricordato alcuni post critici nei confronti del vice presidente e in generale delle politiche sull'immigrazione di Donald Trump ritwittati dall'allora cardinale. Che è stato definito da Steve Bannon, l'ex stratega del presidente, un "Papa anti-Trump, la peggiore scelta per il popolo Maga".
"Per le esequie di Papa Francesco abbiamo calcolato 250mila presenze nell'area di piazza San Pietro, quindi ritengo ragionevole il 18 maggio aspettarci cifre in linea". Lo ha detto il prefetto di Roma, Lamberto Giannini, al termine del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza. "La macchina è già partita, è un lavoro in progressione", ha aggiungo Giannini.
Leone XVI sarà un "Papa anti-Trump", è la "peggiore scelta per i cattolici Maga". Così Steven Bannon, esponente di punta del gruppo di alleati cattolici di Donald Trump, critica l'elezione di Robert Prevost, primo pontefice americano. "Questo è stato un voto anti-Trump da parte dei globalisti che controllano la Curia, questo è quello che Papa Bergoglio e la sua cerchia volevano", ha aggiunto l'ex stratega di Trump, secondo quanto riporta Politico in cui si registrano le reazioni contrastanti registrate tra i cattolici Maga all'elezione di Papa Prevost."Onestamente ci sono delle reazioni miste a Prevost, Washington è una capitale del cattolicesimo tradizionale quindi noi speravamo che venisse scelto uno dei candidati più conservatori", spiega un cattolico impegnato nella politica della capitale, che parla quindi coperto dell'anominato. "Prevost sarà simile a Francesco, penso. Solidale con le sue cause progressiste, ma un po' più moderato", poi conclude.
Non ci sono indicazioni su quando verranno rotti i sigilli che sono stati apposti con la morte di Papa Francesco sia nella Domus di Santa Marta che del Palazzo Apostolico. Sarà Leone XIV a stabilire quando dovranno essere rotti. L'incontro di domani con i cardinali, fanno notare dal Vaticano, sarà in forma privata.
Papa Leone XIV in questi giorni risiederà nella sua abitazione in Vaticano, nel Palazzo dell'ex Sant'Uffizio. A quanto si apprende, il Pontefice deve ancora decidere se abitare in via definitiva al Palazzo Apostolico o a Casa Santa Marta. Dal Vaticano fanno notare che Leone XVI "è stato eletto da un giorno appena", "diamogli tempo di organizzarsi e decidere. Aspettiamo".
Il Patriarca di Mosca e di tutta la Russia Kirill spera nello sviluppo dei rapporti tra la Chiesa ortodossa e quella cattolica durante il Pontificato di Leone XIV. Lo si legge sul sito della Chiesa ortodossa russa, come rende noto l'agenzia di stampa Ria Novosti. Kirill, capo della Chiesa ortodossa russa, si è congratulato con Robert Francis Prevost per la sua elezione a successore di
Papa Bergoglio.
"Da tempo sappiamo che il più forte richiamo internazionale verso la lingua italiana, per farla ritenere importante e anzi necessaria al di là dei confini fisici della Penisola, si deve alla Chiesa di Roma. Il nuovo Pontefice americano ha parlato in italiano alla grande piazza con pellegrini di tutto il mondo, e poi ha usato lo spagnolo, la maggiore lingua internazionale tra le neolatine. Il testo in italiano non è stato improvvisato a braccio, ma letto secondo una traccia scritta a mano, in corsivo, su fogli compilati in precedenza. Il nuovo papa certamente parla un buon italiano, che probabilmente migliorerà ancora durante il pontificato". Lo ha dichiarato all'Adnkronos Claudio Marazzini, presidente onorario dell'Accademia della Crusca, direttore della Classe di Scienze morali, storiche e filologiche dell'Accademia delle Scienze di Torino e professore emerito nell'Università del Piemonte Orientale.
C'è grande emozione tra i turisti in piazza San Pietro, il giorno dopo l'elezione di Papa Leone XIV, il successore di Bergoglio. Qualcuno si sente davvero fortunato a essere a Roma proprio in questi giorni, magari avendo prenotato una vacanza molto tempo fa. "Siamo qui per una settimana in visita a Roma ed è stata una grande opportunità vedere il nuovo Papa, un Papa americano. Penso che avrà un impatto significativo sulla Chiesa. Siamo molto fortunati ad essere qui in questo momento e non vediamo l'ora di vedere cosa succederà per la Chiesa", dice un turista di New York.
"Sono molto emozionata, sono molto felice di essere qui in questo momento. Siamo venuti in viaggio e abbiamo avuto la fortuna di essere qui il giorno in cui il Papa è stato eletto", dichiara una donna arrivata dell'Argentina. "Credo che per il fatto di aver vissuto lì tanti anni - afferma un'altra venuta dalla Catalogna, riferendosi all'America Latina - ha una grande visione del mondo, una comprensione di altre culture, di altri modi di fare le cose". E ancora. "Ha lodato Papa Francesco, quindi capisco che sta seguendo la stessa linea. È stato molto commovente quando ha parlato anche in spagnolo - dice una turista argentina - c'erano così tante persone provenienti da tutto il mondo, il che ha attirato la mia attenzione. All'inizio, quando hanno annunciato che era americano, non c'era molto entusiasmo, poi quando è uscito e ha parlato entrambe le lingue, è stato bellissimo".
"Rivolgiamo un sentito e affettuoso augurio di buon lavoro a Papa Leone XIV. In un periodo così difficile, caratterizzato da tanti conflitti e da milioni di bambini e bambine che soffrono, i ripetuti riferimenti del nuovo Papa alla 'pace nel mondo', e a 'costruire ponti, con il dialogo' ci danno speranza". A dirlo è il presidente dell'Unicef Italia, Carmela Pace.
Martedì 20 maggio, Papa Leone XIV prenderà possesso della Basilica Papale di San Paolo Fuori le Mura. Lo rende noto un comunicato della Prefettura della Casa Pontificia.
La Prefettura della Casa Pontificia ha diffuso una nota con i prossimi appuntamenti di Papa Leone XIV. Sabato 10 maggio, domani, si terrà l'incontro con i Cardinali, domenica 11 maggio, dalla Loggia Centrale della Basilica, la recita del Regina Coeli. Il 12 maggio, lunedì, il Papa incontra la stampa mondiale, il 16 maggio il Corpo Diplomatico, il 18 maggio la messa di inizio pontificato, il 20 maggio la presa di possesso della Basilica Papale di San Paolo Fuori le Mura, il 21 maggio la prima Udienza Generale, il 24 maggio l'incontro con la Curia Romana e i dipendenti SCV. Il 25 maggio, invece, dopo la recita del Regina Caeli, si terrà la presa di possesso della Basilica Papale di San Giovanni in Laterano e la presa di possesso della Basilica Papale di Santa Maria Maggiore.
Il 18 maggio in piazza San Pietro ci sarà la messa solenne con i fedeli che segna l'inizio del Pontificato di Leone XIV.
"Speriamo di vedere Leone XIV". Una lunghissima fila di fedeli costeggia Santa Maria Maggiore, arrivando fino a piazza dell'Esquilino, alle spalle della Basilica papale. A Roma la coda di persone attende di poter portare i saluti al defunto pontefice Francesco ma oggi, i pellegrini, hanno gli occhi puntanti in Vaticano, con l'auspicio, appunto, che papa Prevost, tra i suoi impegni della giornata, faccia un passaggio proprio qui, dov'è sepolto Bergoglio: "We have our Pope", ha urlato una turista statunitense.
"Ieri eravamo in piazza San Pietro, all'inizio non c'era tanta gente e poi, all'improvviso, la fumata bianca. Un'ora dopo abbiamo scoperto di avere un Papa americano, il che è stupendo", il racconto di Claudia, arrivata nelle scorse giornate dagli Usa, precisamente dalla Virginia. "Spero sia simile a Francesco. Vedremo, il tempo ce lo dirà". Ma il fatto che sia il primo Papa americano "è incredibile", ha affermato la turista statunitense. "È stato un sogno essere qui quando è accaduto".
"È un appello molto importante'' quello che Papa Leone XIV ha rivolto ''all'umanità intera e ai politici'' nel suo primo discorso dopo la fumata bianca in Piazza San Pietro e ''l'Ucraina si aspetta che le sue parole per una pace disarmata facciano breccia nei cuori''. Perché ''serve una pace che sia fondata sul rispetto e sul diritto, non sulle armi''. Lo ha detto il nunzio apostolico di Kiev, monsignor Visvaldas Kulbokas, pronto ad accogliere il nuovo Pontefice in Ucraina, sperando che Leone XIV possa compiere quel viaggio che non riuscì a Francesco. "Qui in Ucraina, non soltanto per i cattolici, ma per tutta la popolazione, c'è grande attesa perché il Santo Padre possa venire in visita. Io personalmente mi auguro di poterlo ricevere qui in Ucraina presto - ha affermato Kulbokas - sarebbe un segnale forte, anche perché l'Ucraina si senta accompagnata spiritualmente e moralmente dalla Chiesa''.
Quanto alla missione di pace che Papa Francesco aveva affidato al cardinale Matteo Zuppi, il nunzio spera ''non solo che possa proseguire, ma mi auguro che venga rafforzata'' perché ''è una missione molto importante''. In ogni caso ''deciderà il Santo Padre'' e ''noi in Ucraina lo accompagniamo con la preghiera perché la sua missione sia efficace''. Sulla 'sorpresa Prevost', Kulbokas taglia corto: ''Non ho mai riflettuto su chi potesse essere il nuovo Papa, mi occupo di altro''. Ma sulla scelta di Leone XIV riflette: ''Mi sembra un Papa che unisce, è un momento di grande gioia''.
Leone XIV "ha espresso la volonta' che i Capi e i Membri delle Istituzioni della Curia Romana, come pure i Segretari, nonché il Presidente della Pontificia Commissione per lo Stato della Citta' del Vaticano, proseguano, provvisoriamente, nei rispettivi incarichi donec aliter provideatur". Lo si legge in un comunicato della sala stampa vaticana. "Il Santo Padre desidera, infatti, riservarsi un certo tempo per la riflessione, la preghiera e il dialogo, prima di qualunque nomina o conferma definitiva".
Lungo applauso per Papa Leone XIV al termine della messa celebrata nella Cappella Sistina. Un applauso che è scattato quando il neo-eletto pontefice, terminata la funzine liturgica, è uscito dalla cappella michelangiolesca passando tra le file di sedie rosse che hanno consentito ai porporati di seguire il rito.
Alla prima messa di Leone XIV è presente anche il cardinale Angelo Becciu, che aveva deciso di fare un passo indietro e non partecipare al conclave. Becciu era finito al centro del processo sulla malagestione dei fondi della Segreteria di Stato e poi condannato per autoriciclaggio.

"Questo è il mondo che ci è affidato, nel quale, come tante volte ci ha insegnato Papa Francesco, siamo chiamati a testimoniare la fede gioiosa in Gesù Salvatore". Cosi' Papa Leone XIV nella sua prima omelia nella messa Pro ecclesia nella Cappella Sistina alla presenza di tutti i cardinali. "Perciò, anche per noi, è essenziale ripetere: 'Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente' (Mt 16,16). È essenziale farlo prima di tutto nel nostro rapporto personale con Lui, nell'impegno di un quotidiano cammino di conversione. Ma poi anche, come Chiesa, vivendo insieme la nostra appartenenza al Signore e portandone a tutti la Buona Notizia", ha sottolineato.
Il primo autografo di Papa Leone XIV è su copia della Bibbia. Ad averglielo chiesto ieri sera è stata una bambina. "Papa Leone XIV come primo gesto pubblico appone il proprio autografo su una copia della Bibbia di Gerusalemme". Lo rivendica la casa editrice EDB, che diffonde anche il video della firma ieri sera, al ritorno al suo appartamento all'ex S.Uffizio, da parte del neo Papa sul volume, dopo che ad averglielo chiesto è stata una bambina.
L'Adlv, associazione dei dipendenti laici vaticani, "saluta con gioia il Pontefice neoeletto". Non solo. "La scelta del nome Leone XIV ci porta a sperare in una speciale attenzione alle questioni sociali, alla necessità di costruire ponti col dialogo, come lo stesso Papa ha sottolineato, a un impegno costante per favorire la pace nel mondo: tutto questo non può che rallegrarci", afferma in una nota. "A Papa Leone XIV vanno le nostre più vive congratulazioni e sinceri auguri per questa importante missione a cui è stato chiamato", aggiunge l'Adl
"Mi avete chiamato per portare una croce": sono le prime parole, pronunciate in inglese, di Papa Prevost, nella sua omelia nella prima messa da Pontefice, in Cappella Sistina, davanti ai cardinali di tutto il mondo. "Comincio con qualche parola in inglese, il resto lo farò in italiano", esordisce. "Sono felice di essere qui con voi, cari fratelli, perché la benedizione del Signore continui a essere su di noi". E ancora. "Mi avete chiamato per portare una croce e per essere benedetto per questa missione e voglio che anche voi camminiate con me", ha concluso prima di continuare l'omelia in italiano.
Nelle preghiere dei fedeli, nel corso della Messa Pro Ecclesia a Romano Pontifice nella Cappella Sistina, celebrata da Leone XIV con tutti i cardinali, si è pregato anche per lo stesso pontefice all'inzio del suo ministero ma anche per i giovani, gli anziani e perché "dal cuore degli uomini" sia tolto "ogni odio e rancore". "Raccogli nell'unità la tua Chiesa, fondata sulla roccia che è Cristo", si è letto. E ancora: "Custodisci nel tuo amore Papa Leone, che hai scelto per noi".
Papa Leone XIV ha cominciato l'omelia con alcune parole a braccio, in inglese. Rivolgendosi ai cardinali, Prevost ha sottolineato: "Siamo una comunità". E ha invitato i presenti a "sostenerlo" e a "continuare come Chiesa" invocando lo Spirito. Poi ha letto l'omelia in italiano.
"Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente". Con queste parole Pietro, interrogato dal Maestro, assieme agli altri discepoli, circa la sua fede in Lui, esprime in sintesi il patrimonio che da duemila anni la Chiesa, attraverso la successione apostolica, custodisce, approfondisce e trasmette. Gesù è il Cristo, il Figlio del Dio vivente, cioè l'unico Salvatore e il rivelatore del volto del Padre. In Lui Dio, per rendersi vicino e accessibile agli uomini, si è rivelato a noi negli occhi fiduciosi di un bambino, nella mente vivace di un giovane, nei lineamenti maturi di un uomo, fino ad apparire ai suoi, dopo la risurrezione, con il suo corpo glorioso".
Così papa Leone XIV, nell'omelia durante la prima messa da pontefice, nella Cappella Sistina, rivolgendosi ai cardinali. "Ci ha mostrato così un modello di umanità santa che tutti possiamo imitare, insieme alla promessa di un destino eterno che invece supera ogni nostro limite e capacità. Pietro, nella sua risposta, coglie tutte e due queste cose: il dono di Dio e il cammino da percorrere per lasciarsene trasformare, dimensioni inscindibili della salvezza, affidate alla Chiesa perché le annunci per il bene del genere umano - prosegue il pontefice -. Affidate a noi, da Lui scelti prima che ci formassimo nel grembo materno, rigenerati nell'acqua del Battesimo e, al di là dei nostri limiti e senza nostro merito, condotti qui e di qui inviati, perché il Vangelo sia annunciato ad ogni creatura. In particolare poi Dio, chiamandomi attraverso il vostro voto a succedere al Primo degli Apostoli, questo tesoro lo affida a me perché, col suo aiuto, ne sia fedele amministratore a favore di tutto il Corpo mistico della Chiesa".
A conclusione dell'omelia nella messa concelebrata con i cardinali nella Cappella Sistina, Leone XIV ha indicato "un impegno irrinunciabile per chiunque nella Chiesa eserciti un ministero di autorità: sparire perché rimanga Cristo, farsi piccolo perché Lui sia conosciuto e glorificato (cfr Gv 3,30), spendersi fino in fondo perché a nessuno manchi l'opportunità di conoscerlo e amarlo". "Dio mi dia questa grazia, oggi e sempre, con l'aiuto della tenerissima intercessione di Maria Madre della Chiesa", ha aggiunto papa Prevost.
"Anche oggi non mancano poi i contesti in cui Gesù, pur apprezzato come uomo, è ridotto solamente a una specie di leader carismatico o di superuomo, e ciò non solo tra i non credenti, ma anche tra molti battezzati, che finiscono così col vivere, a questo livello, in un ateismo di fatto". Lo ha detto Leone XIV commentando il Vangelo nell'omelia della sua prima messa, concelebrata stamane con i cardinali nella Cappella Sistina.
"Oggi non sono pochi i contesti in cui la fede cristiana è ritenuta una cosa assurda, per persone deboli e poco intelligenti; contesti in cui ad essa si preferiscono altre sicurezze, come la tecnologia, il denaro, il successo, il potere, il piacere". Così papa Leone XIV, nell'omelia durante la prima messa da pontefice, nella Cappella Sistina, con i cardinali. "Si tratta di ambienti in cui non è facile testimoniare e annunciare il Vangelo e dove chi crede è deriso, osteggiato, disprezzato, o al massimo sopportato e compatito - prosegue il pontefice -. Eppure, proprio per questo, sono luoghi in cui urge la missione, perché la mancanza di fede porta spesso con sé drammi quali la perdita del senso della vita, l'oblio della misericordia, la violazione della dignità della persona nelle sue forme più drammatiche, la crisi della famiglia e tante altre ferite di cui la nostra società soffre e non poco".
"Così che Essa sia sempre più città posta sul monte, arca di salvezza che naviga attraverso i flutti della storia, faro che illumina le notti del mondo. E ciò non tanto grazie alla magnificenza delle sue strutture o per la grandiosità delle sue costruzioni - come i monumenti in cui ci troviamo -, quanto attraverso la santità dei suoi membri, di quel "popolo che Dio si è acquistato perché proclami le opere ammirevoli di lui, che vi ha chiamato dalle tenebre alla sua luce meravigliosa", sottolinea Leone XIV nella sua prima omelia.
È Cristo l'unico "patrimonio che da duemila anni la Chiesa, attraverso la successione apostolica, custodisce, approfondisce e trasmette". Lo ha detto Papa Leone XIV nella sua prima omelia rivolgendosi ai cardinali nella Cappella Sistina. Ed in Cristo, ha poi aggiunto Papa Prevost, "Dio, per rendersi vicino e accessibile agli uomini, si è rivelato a noi negli occhi fiduciosi di un bambino, nella mente vivace di un giovane, nei lineamenti maturi di un uomo". "Ci ha mostrato così un modello di umanità santa - ha detto ancora - che tutti possiamo imitare, insieme alla promessa di un destino eterno che invece supera ogni nostro limite e capacità".

"Grazie molte, Angel. Tutto è nelle mani di Dio". È la risposta data su Whatsapp dal nuovo papa, Leone XIV, al messaggio di in bocca al lupo del suo "intimo" amico spagnolo padre Ángel Camino, vicario episcopale dell'Arcidiocesi di Madrid, poche ore prima del Conclave: lo ha raccontato quest'ultimo ai microfoni di radio Cadena Ser. "Ora posso raccontarlo pubblicamente", ha detto Camino, aggiungendo di aver ricevuto questo messaggio da Robert Francis Prevost "alle 23:48" del 6 maggio.
"Abbiamo un gran rapporto, ci vogliamo molto bene", ha spiegato padre Ángel, aggiungendo di averlo conosciuto quando l'attuale nuovo Papa era priore generale dell'ordine di San Agostino e di aver mantenuto con lui "un rapporto epistolare molto grande". Camino ha descritto Leone XIV come "un uomo profondamente umano, profondamente educato, profondamente cristiano, agostiniano fino al midollo", nonché una persona dotata di "carisma" e con un profilo di "pastore e missionario". "Sono convinto che Francesco può aver visto in lui un Papa", ha aggiunto.
Nella sua prima omelia alla messa Pro Ecclesia in Cappella Sistina, di fronte ai cardinali, Papa Prevost parla in inglese, la sua lingua madre. Un saluto e un invito a continuare come chiesa a invocare lo Spirito. Quello Spirito Santo sceso sul Conclave e che ancora oggi deve permanere. Poi, Leone XIV ha proseguito in italiano la sua omelia. "Il Vangelo sia annunciato a ogni creatura", ha detto parlando ai fedeli. "Faro che illumina la notte del mondo". Prevost parla della confessione di fede di Pietro, facendo accenno al mondo e alla pace.

"In un momento nel quale la guerra ha la supremazia sulla pace, il richiamo alla pace di Sua santità è la migliore notizia che potesse avere il mondo". Lo ha detto a Bari il rettore dell'università internazionale della Pace Onu-Upeace, Francisco Rojas Aravena, a margine del convegno dal titolo 'Le intelligenze per la pace: prospettive per un Mediterraneo dei popoli'. Il riferimento è alle prime parole pronunciate ieri dal neo eletto Papa Leone XIV. "È un momento molto significativo non solo per i cristiani, ma per il mondo - ha aggiunto -. Dobbiamo tutti lavorare per la pace e per l'unità delle organizzazioni civili che promuovano il dialogo nel contesto del Mediterraneo". "Quello della pace - ha concluso - è un tema difficile in un contesto internazionale in transizione".
Papa Leone XIV resterà per il momento a Casa Santa Marta, dove alloggiava il suo predecessore Francesco. Secondo quanto si apprende, infatti, bisognerà attendere l'avvio dei lavori al Palazzo Apostolico - dove storicamente alloggiano tutti i Papi - così come avviene per ogni nuova elezione. Oggi dovrebbe tenersi una riunione organizzativa per decidere il cronoprogramma dei lavori. Solo al termine Prevost prenderà una decisione. Fino al giorno della sua elezione, il neo Pontefice alloggiava invece al Palazzo del Sant'Uffizio, dove si è recato anche ieri sera incontrando i coinquilini e impartendo la benedizione senza sottrarsi agli immancabili selfi
È iniziata nella Cappella Sistina in Vaticano la Messa 'Pro ecclesia a Romano Pontefice', presieduta da Papa Leone XIV appena eletto. Una celebrazione liturgica alla quale partecipano tutti i cardinali elettori al Conclave e quelli presenti a Roma. Lo stesso Papa Leone terrà ai porporati la sua prima omelia da pontefice. Con Leone XIV concelebrano tutti i cardinali, elettori e non elettori.

"Gli italiani guarderanno a Lei come guida e punto di riferimento, riconoscendo nel Papa e nella Chiesa quell'autorità spirituale e morale che deriva dal suo inesauribile messaggio di amore, carità e speranza, che sgorga dalla Parola di Dio". Così si legge nella lettera che la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha inviato a Sua Santità Papa Leone XIV, dopo l'elezione. "Con affetto filiale, Giorgia Meloni", conclude la premier nella sua missiva.
"I miei auguri e le mie felicitazioni a Papa Leone XIV. 'La pace sia con tutti voi. Costruiamo ponti per essere un popolo in pace'. Con queste parole potenti il nuovo Pontefice ha già conquistato i cuori di milioni di fedeli e non fedeli e dato un messaggio di speranza e di luce a tutta l'umanità. Il mio augurio più sincero al nuovo Pontefice che ha subito voluto manifestare la vicinanza della Chiesa alle persone che soffrono". È quanto dichiara il ministro della Salute, Orazio Schillaci.
"Roma saluta con affetto e commozione il suo Vescovo e nuovo Papa Leone XIV. Il suo Pontificato saprà sicuramente affrontare con coraggio e visione le sfide del nostro tempo nel segno del dialogo, della pace e dell'inclusione. La città è pronta a proseguire il Giubileo con rinnovato slancio e spirito d'accoglienza, nel solco del messaggio di speranza e solidarietà che ha caratterizzato l'impegno di Papa Francesco. A nome di tutte le romane e i romani, i più sentiti auguri di buon cammino". Lo scrive il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, su X.
Una foto che traccia il senso della nuova missione quella scelta da Prevost per il suo account personale di X. L'abbraccio affettuoso con Bergoglio, di cui Leone XIV è stato un fedele collaboratore.

Papa Prevost ieri in visita al Palazzo del Sant'Uffizio si è fatto un selfie con due suore: suor Nathalie Becquart, sottosegretaria del Sinodo dei vescovi, e con la madre superiora generale.
'Habemus papam' da record per il Tg1. Con una media di quasi 8 milioni di spettatori, l'edizione straordinaria del Tg1 che ha seguito l'annuncio dell'elezione di Leone XIV fa il boom d'ascolti con il 42.8% di share. I picchi di oltre il 45% in termini di share e 9.400.000 spettatori sono stati toccati al momento dell'affaccio del nuovo papa dal balcone di San Pietro. Per oltre due ore di edizione straordinaria quasi un italiano su 2 si è collegato con il Tg1. Record anche per l'edizione delle 20 del tg ammiraglio della Rai, che ha ottenuto una media del 36,04% di share arrivando a superare anche i 7.800.000 spettatori.
Pechino auspica che "il Vaticano sotto il nuovo Papa continui a impegnarsi nel dialogo con la Cina in 'spirito costruttivo'". Lo ha detto il ministero degli Esteri cinese nel messaggio di congratulazioni al nuovo pontefice, Leone XIV,
"A sentire le prime parole" di Papa Leone XIV sarà "una Chiesa di tutti, affacciata sul mondo e sulle tante guerre che lo affliggono. Spesso guerre fra cristiani. È un mondo spaventato, manca fiducia, c'è bisogno di una Chiesa rassicurante. Sono sicuro che Prevost sarà un papa universale, cattolico come è la Chiesa dalla sua fondazione. Mi rende felice che sia stato vescovo di Chiclayo, città peruviana a cui sono molto legato". A dirlo il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in un'intervista a Il Messaggero.
"Serve ora più che mai un Papa saldo, un'ancora di salvezza, capace di parlare a tutti", aggiunge Tajani secondo cui la Chiesa può giocare "un ruolo grandissimo" per la pace. "La Chiesa ha sempre lavorato per la pace, dalle guerre mondiali ai tanti conflitti dove la sua mediazione è stata decisiva, come in Mozambico. Spero che i leader del mondo ascoltino il discorso di Prevost a San Pietro. Dio è pace".
"Nel partecipare al 'gaudium magnum' annunziato pochi momenti fa alla cristianità e al mondo dal cardinale protodiacono, desidero far giungere, anche a nome del popolo italiano, fervidi auguri per un lungo e fecondo pontificato, oltre che per il benessere spirituale e personale di Vostra Santità". Lo scrive il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato a Leone XIV. "Gli italiani - aggiunge il Capo dello Stato - hanno vissuto in spirito di spontanea e profonda adesione il dolore per la scomparsa di papa Francesco. All'inizio di un nuovo cammino di servizio petrino all'unità della Chiesa, fin d'ora desideriamo accompagnare Vostra Santità, certi che a nessuna donna e a nessun uomo di buona volontà, mancheranno la preghiera e l'affettuosa vicinanza del Papa. Sono certo che la lunga esperienza nel sud del mondo che Vostra Santità ha maturato anche in veste di missionario manterrà accesso quel faro verso i più deboli e dimenticati che Papa Francesco aveva voluto illuminare fin dall'inizio del proprio pontificato".
"È stato scelto tra i cardinali un Pontefice che sarà in continuità con l'eredità di papa Francesco, ma con una diversità riconoscibile nella sua tempra di religioso. Credo sarà un realizzatore di quelle che sono state le intuizioni di Jose Mario Bergoglio, tante volte lanciate e non sempre concluse". Lo afferma Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant'Egidio e storico della Chiesa moderna e contemporanea, in un'intervista al Corriere della Sera.
Rispetto a Francesco, Leone XIV "non è un clone, del predecessore non ha l'esuberanza impaziente e 'portégna', di Buenos Aires. É un uomo levigato da un servizio mite, costante, e Francesco lo aveva voluto vicino a sé per le sue doti di equilibrio", spiega Riccardi. Robert Francis Prevost, ripercorre lo storico, è "un religioso degli Agostiniani. Ha una dimensione non solo americana, bensì universale. Il rischio è essere interni alle divisioni del cattolicesimo americano. Non con lui. Poi è stato vescovo in Perù in zone particolarmente disagiate. Conosce la miseria del popolo peruviano".
Inoltre "è un uomo di pace, anche all'interno della Chiesa". Con lui "non è stato scelto un Papa diplomatico. Parolin lo sarebbe stato. La scelta ha riguardato un pastore che ha svolto poi lavoro di Curia, ritenuto più adatto per affrontare le questioni di pace e di guerra. C'è una sopravvalutazione del Papa italiano. Era come se ce ne fosse una nostalgia, ma penso non si sia deciso tra un italiano e un non italiano. La scelta è stata di un uomo che potesse raccogliere l'eredità di Bergoglio e Prevost ne è stato un intimo collaboratore". Secondo Riccardi "a prevalere è stata l'unità della Chiesa. Di certo Leone XIV può conciliare quei curiali che volevano Parolin. È persona di sintesi". A non prevalere è stata la parte "di chi voleva tornare indietro, mettere le cose in ordine considerando il pontificato di Francesco un periodo estemporaneo".
Dopo la benedizione di ieri sera, papa Leone XIV celebrerà questa mattina la sua prima messa da pontefice nella Cappella Sistina con i cardinali alle 11. Poi la domenica successiva guiderà il Regina Coeli (la preghiera mariana che sostituisce l'Angelus nel periodo pasquale) alle 12 dalla Loggia centrale delle Benedizioni della basilica di san Pietro. Lunedì l'incontro con il mondo della comunicazione nell'Aula Paolo VI, come ha riferito il direttore della sala stampa della Santa Sede, Matteo Bruni.
Nel suo primo discorso da Pontefice, Prevost ha esortato a una "pace disarmata e disarmante" e la prima preghiera è stata "per la pace del mondo". E ancora: "Vorrei che questo saluto di pace entrasse nel vostro cuore, raggiungesse le vostre famiglie, tutte le persone, i popoli, la Terra". Il nuovo pontefice ha poi ringraziato Francesco e si è rivolto ai fedeli: "Aiutateci anche voi a costruire i ponti con il dialogo e con l'incontro, per essere un solo popolo, per essere in pace".
"Leone XIV è un Papa di grande spiritualità. Rafforzerà la fede in Dio in questo mondo secolarizzato". È il commento del decano del collegio cardinalizio, Giovanni Battista Re, sull'elezione a Papa di Robert Francis Prevost, che ha scelto di chiamarsi Leone XIV.
A suggellare la fine del conclave sarà la prima messa, che sarà celebrata oggi alle ore 11 nella Cappella Sistina, alla presenza dei cardinali che lo hanno eletto. Grande attenzione sarà prestata al contenuto dell’omelia, che potrebbe già essere una sorta di ‘assaggio’ dell’agenda del neo Papa. Francesco parlò infatti di una Chiesa che deve “camminare, edificare-costruire e confessare”, lasciando intendere il vento progressista del suo pontificato. Contestualmente, dovrebbero esserci alcune udienze con i cardinali, anche per dei momenti di confronto e consiglio.

Papa Leone XIV è un tifoso della squadra di baseball dei Chicago White Sox. John Prevost, fratello del pontefice, lo ha detto all'emittente televisiva locale WGN. "È sempre stato un tifoso dei Sox. Nostra madre era una tifosa dei Cubs", l'altra formazione della città "e nostro padre era un tifoso dei Cardinals" di St. Louis, ha detto. "Tutte le zie, la famiglia di nostra madre, provenivano dal lato nord, ed erano tifose" dei Cubs, che hanno sede in quella zona della citta'. I Sox hanno subito sfruttato l'impatto della notizia sui social. Su X hanno postato la foto di un cartello esposto nello stadio di casa, il Rate Field, con scritto: 'Ehi Chicago, è un tifoso dei Sox'. Una risposta-sfottò a un analogo cartellone pubblicato poco prima dai rivali dei Cubs al Wrigley Field, casa del club.

Secondo il fratello John Prevost, Papa Leone XIV "sarà un secondo Papa Francesco, penso che seguirà le sue orme lavorando per i meno privilegiati". Interpellato dall'emittente WBBM, affiliata alla CNN, John Prevost ha sottolineato che il fratello nutre "un profondo sentimento per gli emarginati, per i poveri, per coloro che non sono stati ascoltati". "Penso che il fatto stesso che nel suo cuore, nella sua anima, volesse essere un missionario sia significativo. Non voleva essere vescovo. Non voleva fare il cardinale, ma è quello che gli è stato chiesto di fare, quindi lo ha fatto", ha detto Prevost, aggiungendo di ritenere che il fratello sarà molto attivo in tutto il mondo e "dirà quello che pensa".
L'Empire State Building di New York sarà illuminato con i colori della bandiera del Vaticano per celebrare l'elezione del nuovo Pontefice. "Stasera, l'oro e il bianco brilleranno in onore di Papa Leone XIV, il primo Papa americano", si legge sul profilo X dell'iconico edificio della Grande Mela. Questo non e' stato l'unico omaggio al nuovo papa a New York. Ore prima, le campane della cattedrale di San Patrizio avevano suonato a festa per annunciare ai fedeli la sua elezione.