C’è da unirsi al coro montante: cosa stanno ancora aspettando a varare una serie tv su Vanina? Anche se è una sorta di “prequel“, Il re del gelato porta la vicequestora Guarrasi a quota 7 indagini7 libri usciti per Einaudi dal 2018 (Sabbia nera) a oggi a cadenza annuale, col favore del pubblico sempre crescente. Favore abbastanza inevitabile, visto che l’inventrice di Vanina, Cristina Cassar Scalia (nata a Noto nel 1977) ha avuto il talento e l’intelligenza di creare un personaggio e un universo (una Sicilia per tre quarti catanese e per un quarto palermitana) in cui le corruzioni e le tragedie aberranti della criminalità organizzata si intrecciano di volta in volta con le bassezze, i vizi, le violenze e le disperazioni “private“ di un’umanità atavicamente in balia delle ombre della propria coscienza, del male che si annida anche là dove meno te lo aspetti. La vicequestora Vanina è il trait d’union tra queste due dimensioni dell’orrore, ed è lei – ormai quasi un’amica di famiglia dei fan – che in ognuna porta giustizia: lo fa con una determinazione ai limiti dell’ossessione ma anche con ironia, mangiando e fumando tanto, cercando di tamponare ferite d’amore insanabili, circondandosi di colleghi-amici che varrebbero ognuno (l’ex commissario Patanè su tutti, purtroppo quasi assente dal Re) saga – e serie tv – a parte. Cosa aspettiamo per la prima puntata?
S.G.