"Ci mancherà quel suo essere una bellissima persona". Il ritratto di Charlie Watts nelle parole di Ringo Starr incrocia memoria e tenerezza. Il batterista del Beatles ha ricordato ieri quello degli Stones parlando del suo nuovo ep Change the world dalla “drum room” del suo studio casalingo Roccabella West a Beverly Hills. Camicia bianca, mascherina nera sotto al mento, che finisce per confondersi con barba e capelli ostinatamente scuri, Ringo sfodera il sorriso dell’ottantunenne in pace con se stesso e con l’universo nel ricordare che il suo modo di “cambiare il mondo” è quello di portare gioia.
La stessa filosofia del primo ep, pubblicato a primavera col titolo Zoom in a cui questo 2° capitolo aggiunge 4 canzoni firmate da amici come Joseph Williams e Steve Lukather dei Toto o Linda Perry, e non manca la chitarra del cognato Joe Walsh nella cover di Rock Around the clock di Bill Haley. "A Londra non vivevo lontano da Watts e ci incontravamo in Kings Road e altrove. Una sera degli anni ‘70 Charlie partecipò assieme John Bonham degli Zeppelin a una festa nel mio attico. Tre batteristi allo stesso party. Bonzo iniziò a suonare la batteria che tenevo in un angolo, ma la cassa non era bloccata a terra e si muoveva in avanti e così io e Charlie, seduti in prima fila, la tenemmo con la mano per tutta l’esibizione. La scena avrebbe meritato di essere immortalata, ma nessuno scattò foto".
A.Spi.
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