Giovedì 12 Settembre 2024
MARIA CRISTINA RIGHI
Magazine

Prolungare la tintarella. I consigli dell’esperta

L'abbronzatura può essere mantenuta più a lungo con l'esfoliazione e l'idratazione costante. Consigli dermatologici per prolungare la tintarella e preservare la salute della pelle anche dopo le vacanze al mare.

Prolungare la tintarella. I consigli dell’esperta

L'abbronzatura può essere mantenuta più a lungo con l'esfoliazione e l'idratazione costante. Consigli dermatologici per prolungare la tintarella e preservare la salute della pelle anche dopo le vacanze al mare.

L’abbronzatura da sempre è l’immancabile complemento della vacanza al mare. Quando è uniforme e dorata regala subito alla pelle la bonne mine, come dicono i francesi, cioè un aspetto sano. Se non ci si espone con costanza al sole, la pelle rimane abbronzata per circa tre settimane, il tempo necessario al rinnovamento cellulare. Ma è possibile mantenere più a lungo la tintarella con alcuni semplici accorgimenti, già al rientro in città. Il primo passo è l’esfoliazione. Alla fine della vacanza ci si ritrova con uno spesso strato di cellule morte e la pelle che tende ad avere un aspetto opaco. Lo scrub rimuove delicatamente questo strato e ravviva la luminosità della carnagione. L’ideale è fare un’esfoliazione completa due giorni prima della fine della vacanza per rendere più intenso il colore. Meglio scegliere scrub non troppo aggressivi con acido salicilico o AHA e usare con delicatezza gli esfolianti in grani: basta applicarli con due o tre movimenti circolari e non strofinare troppo la pelle.

"Un leggero scrub non elimina il colore dorato, ma solo le cellule morte superficiali e rende l’abbronzatura più luminosa – spiega Ines Mordente medico, specializzata in dermatologia e dermoestetica –. Al rientro dalle vacanze consiglio un’esfoliazione quotidiana, mentre mattina e sera la doccia con prodotti a componente oleosa e successivamente l’idratante o il doposole". Il doposole contiene principi attivi più nutrienti rispetto al classico latte idratante. Molti prodotti poi sono arricchiti con complessi in grado di prolungare l’abbronzatura che può durare fino a un mese in più. Meglio evitare l’uso dell’autoabbronzante sulla pelle già abbronzata. L’alternativa: prodotti doposole a basso dosaggio di DHA (dal 2 al 3% contro il 5% degli autoabbronzanti classici). "L’importante è scegliere prodotti che contengano urea (5-10%) o vitamina E, ceramidi o acido ialuronico – aggiunge la dermatologa –. Durante la giornata si possono spruzzare sul viso e sul corpo, acque termali e acque cellulari, che aumentano la coesione tra le cellule".

L’idratazione va potenziata anche dall’interno. "Si devono bere almeno due litri d’acqua al giorno – spiega Mordente –. Sono da evitare le bevande zuccherate che non svolgono la funzione biologica d’idratazione. Molto utili gli integratori a base di magnesio e potassio, perché introducono i sali minerali persi con la sudorazione e prolungano l’idratazione". Anche l’alimentazione aiuta a rallentare il processo di rinnovamento cellulare che riporta la pelle al suo colore naturale. È utile privilegiare dunque alimenti contenenti selenio, come tonno, meglio se a pinne gialle, pesce spada, frutta secca e semi, uova, riso e cereali integrali, funghi. E quelli che contengono magnesio e potassio come albicocche e prugne secche, uvetta, succo d’arancia e banane, zucca, patate, spinaci, pomodori e broccoli, lenticchie, fagioli, soia e noci.